a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

giovedì 28 marzo 2013

L'Unione Europea e le azioni integrate per lo sviluppo. Il Piano Città: un passo verso un'Italia strategica?

Intervista a Roberto Camagni, professore ordinario al Politecnico di Milano

Milano, 01.02.2013
A cura di Simona Venturi // ReCS


ReCS, febbraio 2013 - www.recs.it

 
Roberto Camagni è professore ordinario di Economia Urbana e docente di Economia e Valutazione delle Trasformazioni Urbane al Politecnico di Milano. E’ stato Presidente della European Regional Science Association e durante il primo Governo Prodi è stato Capo del Dipartimento Aree Urbane alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E' stato presidente dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali, Vice Presidente del Gruppo Affari Urbani dell’OECD di Parigi. E' attualmente presidente del Gremi (Groupe de Recherche Européen sur les Milieux Innovateurs), una rete internazionale di studiosi con sede alla Sorbona di Parigi che analizza i territori locali dell'innovazione, e membro del Comitato Scientifico della DATAR di Parigi.

martedì 26 marzo 2013

Pisapia: «Da gennaio saremo la prima città metropolitana»

da Il Giornale - ed. Milano

Milano si prepara a diventare Città Metropolitana, insieme a Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Napoli. Succederà il primo gennaio del prossimo anno, come previsto da una legge dell'agosto scorso. La città Metropolitana ingloberà uno degli agglomerati urbano più ricchi d'Italia, che garantisce circa il 10 per cento del Pil nazionale.

«Il decentramento rafforza le competenze territoriali delle municipalità» ha detto il sindaco Giuliano Pisapia intervenendo al convegno internazionale «Milano, cantiere della Città Metropolitana», al quale erano presenti anche Piergiorgio Monaci, direttore di Progetto Area Metropolitana e i delegati di altre città europee dove istituzioni analoghe sono già operative.

Dopo una fase di transizione al nuovo Ente saranno trasferite le competenze oggi proprie delle Province e alcune funzioni di carattere sovracomunale tra cui la pianificazione territoriale, la mobilità, i trasporti. E sarà eletto, in via diretta, anche un «sindaco metropolitano». Un modo, ha detto Pisapia, per «garantire un rapporto più diretto con i cittadini».

«La nostra intenzione è prepararci a questa scadenza il meglio possibile», ha detto l'assessore all'area metropolitana Daniela Benelli. Che ha annunciato, proprio per questo motivo, già per il mese prossimo la convocazione dei sindaci dei 134 Comuni della Provincia, assieme a quelli di Limbiate, Saronno e Busto Arsizio, oggi appartenenti allle province di Monza e di Varese ma che rientreranno nell'Ente metropolitano. «Insieme a loro - ha spiegato Benelli - studieremo una bozza di Statuto, che poi la città metropolitana adotterà».

Un documento, questo, che serve per definire meglio le funzioni del nuovo Ente e i poteri che il Comune di Milano e tutte le altre amministrazioni interessate cederanno a questo: il ritiro e smaltimento dei rifiuti, la tutela dell'ambiente, lo sviluppo economico, per citarne alcuni. Settori che, oggi, «sono svolti in maniera frammentaria, senza un governo unitario», ha spiegato l'assessore Benelli. Che ha definito la nascita della città Metropolitana come «un'occasione per superare il momento difficile di crisi economica, sociale e di lavoro delle amministrazioni».

lunedì 25 marzo 2013

Verso la città metropolitana di Genova: la conferenza metropolitana

 
L’art.18 del  D.L. 6  luglio 2012 n.95, convertito in legge con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012 n.135, ha stabilito che per le dieci maggiori città italiane la relativa Provincia venga soppressa e sostituita dalla Città Metropolitana.
Lo stesso articolo istituisce al comma 3 bis una Conferenza metropolitana della quale fanno parte i Sindaci dei Comuni del territorio della provincia nonché il Presidente della Provincia. Per Genova la Conferenza si compone quindi dei 67 Sindaci e del Commissario Straordinario della Provincia di Genova.
La Conferenza Metropolitana ha il compito “di elaborare e deliberare lo statuto della Città Metropolitana”.

La Conferenza Metropolitana di Genova si è insediata il 13 settembre 2012 e da allora ha iniziato il percorso per giungere alla definizione dello statuto previsto dalla legge di riordino degli enti locali.


domenica 24 marzo 2013

La proposta della Provincia di Genova: Costruiamo insieme il Piano della città metropolitana


La città metropolitana di Genova non può essere una mera "espressione amministrativa" e per rappresentare davvero le istanze dei territori che la compongono si deve dotare, al più presto, di una visione progettuale che ne delinei e ne guidi i futuri sviluppi socio-economici. La Provincia di Genova, che ha da poco completato il processo di revisione del Piano Territoriale di Coordinamento, propone che tale Piano sia la base per definire i contenuti del futuro Piano della città metropolitana.

Dal PTCp 2020 al nuovo PTGcm

La Provincia di Genova, nel suo ruolo di promotore della formazione della Città metropolitana, indirizza ai Comuni e agli altri soggetti interessati la “Proposta per l’assetto del Territorio della Città Metropolitana di Genova”, per avviare un percorso condiviso per la formazione del Piano territoriale generale per l’area metropolitana.
Il percorso assume come punto di partenza il progetto di variante al Piano Territoriale di Coordinamento provinciale, denominato PTCp 2020.