a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

domenica 11 maggio 2014

Pisapia: il 6 luglio saranno eletti i 24 componenti della Conferenza Statutaria della Città metropolitana di Milano

Il sindaco di Milano illustra le tappe della costituzione della Città Metropolitana di Milano: un percorso serrato cui il Sindaco chiama le istituzioni locali per dare vita ad un percorso condiviso.

di Giuliano Pisapia, sindaco di Milano

Con l’approvazione della legge 56   le città metropolitane sono una realtà
L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però  che non basta una legge  per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire  dalla piena  disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale  e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale,  sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di  governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere  in atto  un’attività di  forte  concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente  complicato ; ciò avverrà  necessariamente  per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo  si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio  la data per l’elezione dei  24 componenti della Conferenza Statutaria  che, così come previsto dalla legge,  sarà incaricata della  redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge   per portare   il 1 gennaio 2015  città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia  proprio in relazione al complesso e  ampio lavoro che ci attende  in questi  7 mesi mi preme sottolineare  alcuni passaggi  che ritengo indispensabili  per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
  • In primo luogo  credo sia  necessario convocare(subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci  di tutti i 134 comuni dell’area milanese    per condividere  il percorso della legge  e le sfide per la città metropolitana di Milano.
  • Altrettanto fondamentale sarà  l’attivazione di un tavolo Politico  con Regione Lombardia  per  affrontare le molte  implicazioni  che l’attuale legislazione regionale  ha  rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana.  In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni
  • Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni   dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo;   Chiederò al presidente Anci  Fassino  e al coordinatore dei sindaci metropolitani  Orsoni di attivarsi in tal senso.   Così come mi attiverò con i parlamentari  milanesi  e lombardi  per condividere  e sollecitare il  percorso  per porre ed affrontare le  questioni che richiedono  un intervento di tipo legislativo.
  • Più operativamente alla scala locale dovremo invece  attivare al più presto  un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento  dei dirigenti comunali e provinciali   che sia di supporto  sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per  affrontare le complesse questioni di natura organizzativa  che deriveranno  dal passaggio  della provincia  al nuovo ente.
Da ultimo   tengo a sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città metropolitana di Milano:   sono  profondamente convinto infatti che per   vincere   la sfida che abbiamo di fronte oltre  a definire una nuova ripartizione di funzioni e competenze , alla necessità  di mettere in campo  nuove forme  di  negoziazione/concertazione istituzionale , oltre a  riaffermare  la cultura della   cooperazione intercomunale,  abbiamo  soprattutto bisogno  di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla  definizione   degli  obiettivi strategici  di trasformazione della comunità metropolitana  milanese  nei prossimi decenni
Tutto ciò troverà  definizione  nel Piano Strategico  metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana;  ma anche in questo caso dobbiamo partire  al più presto  coinvolgendo da subito nel  processo istitutivo della città metropolitana  le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza  dell’area milanese.
Per questo  accanto  ai passaggi che ho già indicato,  la mia proposta è quella di  dar vita  all’istituzione  di un  Tavolo metropolitano per lo sviluppo  che  accompagni   da subito  lavori della Conferenza statutaria  e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda  i temi   dello sviluppo economico e sociale .
- See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/elezioni-consiglio-statutario/#sthash.1b3hvcb7.dpuf
Con l’approvazione della legge 56   le città metropolitane sono una realtà
L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però  che non basta una legge  per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire  dalla piena  disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale  e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale,  sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di  governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere  in atto  un’attività di  forte  concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente  complicato ; ciò avverrà  necessariamente  per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo  si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio  la data per l’elezione dei  24 componenti della Conferenza Statutaria  che, così come previsto dalla legge,  sarà incaricata della  redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge   per portare   il 1 gennaio 2015  città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia  proprio in relazione al complesso e  ampio lavoro che ci attende  in questi  7 mesi mi preme sottolineare  alcuni passaggi  che ritengo indispensabili  per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
  • In primo luogo  credo sia  necessario convocare(subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci  di tutti i 134 comuni dell’area milanese    per condividere  il percorso della legge  e le sfide per la città metropolitana di Milano.
  • Altrettanto fondamentale sarà  l’attivazione di un tavolo Politico  con Regione Lombardia  per  affrontare le molte  implicazioni  che l’attuale legislazione regionale  ha  rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana.  In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni
  • Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni   dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo;   Chiederò al presidente Anci  Fassino  e al coordinatore dei sindaci metropolitani  Orsoni di attivarsi in tal senso.   Così come mi attiverò con i parlamentari  milanesi  e lombardi  per condividere  e sollecitare il  percorso  per porre ed affrontare le  questioni che richiedono  un intervento di tipo legislativo.
  • Più operativamente alla scala locale dovremo invece  attivare al più presto  un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento  dei dirigenti comunali e provinciali   che sia di supporto  sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per  affrontare le complesse questioni di natura organizzativa  che deriveranno  dal passaggio  della provincia  al nuovo ente.
Da ultimo   tengo a sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città metropolitana di Milano:   sono  profondamente convinto infatti che per   vincere   la sfida che abbiamo di fronte oltre  a definire una nuova ripartizione di funzioni e competenze , alla necessità  di mettere in campo  nuove forme  di  negoziazione/concertazione istituzionale , oltre a  riaffermare  la cultura della   cooperazione intercomunale,  abbiamo  soprattutto bisogno  di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla  definizione   degli  obiettivi strategici  di trasformazione della comunità metropolitana  milanese  nei prossimi decenni
Tutto ciò troverà  definizione  nel Piano Strategico  metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana;  ma anche in questo caso dobbiamo partire  al più presto  coinvolgendo da subito nel  processo istitutivo della città metropolitana  le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza  dell’area milanese.
Per questo  accanto  ai passaggi che ho già indicato,  la mia proposta è quella di  dar vita  all’istituzione  di un  Tavolo metropolitano per lo sviluppo  che  accompagni   da subito  lavori della Conferenza statutaria  e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda  i temi   dello sviluppo economico e sociale .
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Con l’approvazione della legge 56   le città metropolitane sono una realtà.

L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però  che non basta una legge  per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.

E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana.

Il processo istitutivo deve infatti partire  dalla piena  disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.

Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale  e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale,  sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di  governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo.

Siamo infatti chiamati a mettere  in atto  un’attività di  forte  concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.

Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.

Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente  complicato; ciò avverrà  necessariamente  per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo  si è messo in moto.

E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio  la data per l’elezione dei  24 componenti della Conferenza Statutaria  che, così come previsto dalla legge,  sarà incaricata della  redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge   per portare il 1 gennaio 2015  città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia  proprio in relazione al complesso e  ampio lavoro che ci attende  in questi  7 mesi mi preme sottolineare  alcuni passaggi  che ritengo indispensabili  per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.


In primo luogo  credo sia  necessario convocare (subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci  di tutti i 134 comuni dell’area milanese    per condividere  il percorso della legge  e le sfide per la città metropolitana di Milano.

Altrettanto fondamentale sarà  l’attivazione di un tavolo Politico  con Regione Lombardia  per  affrontare le molte  implicazioni  che l’attuale legislazione regionale  ha  rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana.  In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni.

Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo;   Chiederò al presidente Anci  Fassino  e al coordinatore dei sindaci metropolitani  Orsoni di attivarsi in tal senso.   Così come mi attiverò con i parlamentari  milanesi  e lombardi  per condividere  e sollecitare il  percorso  per porre ed affrontare le  questioni che richiedono  un intervento di tipo legislativo.

Più operativamente alla scala locale dovremo invece  attivare al più presto  un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento  dei dirigenti comunali e provinciali   che sia di supporto  sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per  affrontare le complesse questioni di natura organizzativa  che deriveranno  dal passaggio  della provincia  al nuovo ente.

Da ultimo   tengo a sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città metropolitana di Milano:   sono  profondamente convinto infatti che per   vincere  la sfida che abbiamo di fronte oltre  a definire una nuova ripartizione di funzioni e competenze, alla necessità  di mettere in campo  nuove forme  di  negoziazione/concertazione istituzionale, oltre a  riaffermare  la cultura della   cooperazione intercomunale, abbiamo  soprattutto bisogno  di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla  definizione   degli  obiettivi strategici  di trasformazione della comunità metropolitana  milanese  nei prossimi decenni.

Tutto ciò troverà  definizione  nel Piano Strategico  metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana;  ma anche in questo caso dobbiamo partire  al più presto  coinvolgendo da subito nel  processo istitutivo della città metropolitana  le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza  dell’area milanese.

Per questo  accanto  ai passaggi che ho già indicato,  la mia proposta è quella di  dar vita  all’istituzione  di un  Tavolo metropolitano per lo sviluppo  che  accompagni   da subito  lavori della Conferenza statutaria  e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda  i temi   dello sviluppo economico e sociale.
Con l’approvazione della legge 56   le città metropolitane sono una realtà
L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però  che non basta una legge  per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire  dalla piena  disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale  e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale,  sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di  governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere  in atto  un’attività di  forte  concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente  complicato ; ciò avverrà  necessariamente  per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo  si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio  la data per l’elezione dei  24 componenti della Conferenza Statutaria  che, così come previsto dalla legge,  sarà incaricata della  redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge   per portare   il 1 gennaio 2015  città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia  proprio in relazione al complesso e  ampio lavoro che ci attende  in questi  7 mesi mi preme sottolineare  alcuni passaggi  che ritengo indispensabili  per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
  • In primo luogo  credo sia  necessario convocare(subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci  di tutti i 134 comuni dell’area milanese    per condividere  il percorso della legge  e le sfide per la città metropolitana di Milano.
  • Altrettanto fondamentale sarà  l’attivazione di un tavolo Politico  con Regione Lombardia  per  affrontare le molte  implicazioni  che l’attuale legislazione regionale  ha  rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana.  In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni
  • Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni   dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo;   Chiederò al presidente Anci  Fassino  e al coordinatore dei sindaci metropolitani  Orsoni di attivarsi in tal senso.   Così come mi attiverò con i parlamentari  milanesi  e lombardi  per condividere  e sollecitare il  percorso  per porre ed affrontare le  questioni che richiedono  un intervento di tipo legislativo.
  • Più operativamente alla scala locale dovremo invece  attivare al più presto  un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento  dei dirigenti comunali e provinciali   che sia di supporto  sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per  affrontare le complesse questioni di natura organizzativa  che deriveranno  dal passaggio  della provincia  al nuovo ente.
Da ultimo   tengo a sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città metropolitana di Milano:   sono  profondamente convinto infatti che per   vincere   la sfida che abbiamo di fronte oltre  a definire una nuova ripartizione di funzioni e competenze , alla necessità  di mettere in campo  nuove forme  di  negoziazione/concertazione istituzionale , oltre a  riaffermare  la cultura della   cooperazione intercomunale,  abbiamo  soprattutto bisogno  di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla  definizione   degli  obiettivi strategici  di trasformazione della comunità metropolitana  milanese  nei prossimi decenni
Tutto ciò troverà  definizione  nel Piano Strategico  metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana;  ma anche in questo caso dobbiamo partire  al più presto  coinvolgendo da subito nel  processo istitutivo della città metropolitana  le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza  dell’area milanese.
Per questo  accanto  ai passaggi che ho già indicato,  la mia proposta è quella di  dar vita  all’istituzione  di un  Tavolo metropolitano per lo sviluppo  che  accompagni   da subito  lavori della Conferenza statutaria  e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda  i temi   dello sviluppo economico e sociale .
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Con l’approvazione della legge 56   le città metropolitane sono una realtà
L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però  che non basta una legge  per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire  dalla piena  disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale  e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale,  sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di  governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere  in atto  un’attività di  forte  concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente  complicato ; ciò avverrà  necessariamente  per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo  si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio  la data per l’elezione dei  24 componenti della Conferenza Statutaria  che, così come previsto dalla legge,  sarà incaricata della  redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge   per portare   il 1 gennaio 2015  città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia  proprio in relazione al complesso e  ampio lavoro che ci attende  in questi  7 mesi mi preme sottolineare  alcuni passaggi  che ritengo indispensabili  per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
  • In primo luogo  credo sia  necessario convocare(subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci  di tutti i 134 comuni dell’area milanese    per condividere  il percorso della legge  e le sfide per la città metropolitana di Milano.
  • Altrettanto fondamentale sarà  l’attivazione di un tavolo Politico  con Regione Lombardia  per  affrontare le molte  implicazioni  che l’attuale legislazione regionale  ha  rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana.  In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni
  • Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni   dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo;   Chiederò al presidente Anci  Fassino  e al coordinatore dei sindaci metropolitani  Orsoni di attivarsi in tal senso.   Così come mi attiverò con i parlamentari  milanesi  e lombardi  per condividere  e sollecitare il  percorso  per porre ed affrontare le  questioni che richiedono  un intervento di tipo legislativo.
  • Più operativamente alla scala locale dovremo invece  attivare al più presto  un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento  dei dirigenti comunali e provinciali   che sia di supporto  sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per  affrontare le complesse questioni di natura organizzativa  che deriveranno  dal passaggio  della provincia  al nuovo ente.
Da ultimo   tengo a sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città metropolitana di Milano:   sono  profondamente convinto infatti che per   vincere   la sfida che abbiamo di fronte oltre  a definire una nuova ripartizione di funzioni e competenze , alla necessità  di mettere in campo  nuove forme  di  negoziazione/concertazione istituzionale , oltre a  riaffermare  la cultura della   cooperazione intercomunale,  abbiamo  soprattutto bisogno  di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla  definizione   degli  obiettivi strategici  di trasformazione della comunità metropolitana  milanese  nei prossimi decenni
Tutto ciò troverà  definizione  nel Piano Strategico  metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana;  ma anche in questo caso dobbiamo partire  al più presto  coinvolgendo da subito nel  processo istitutivo della città metropolitana  le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza  dell’area milanese.
Per questo  accanto  ai passaggi che ho già indicato,  la mia proposta è quella di  dar vita  all’istituzione  di un  Tavolo metropolitano per lo sviluppo  che  accompagni   da subito  lavori della Conferenza statutaria  e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda  i temi   dello sviluppo economico e sociale .
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