di Francesco Gastaldi
Il valore dei grandi eventi non si limita alle manifestazioni in quanto tali, ma deriva dalla loro caratteristica di costituire un volano in grado di attivare processi stabili di sviluppo, trasformazione e rigenerazione urbana.
L’evento ha di solito una funzione decisiva nel favorire l’innesco di meccanismi latenti o inerziali, sbloccando finanziamenti, accelerando procedimenti burocratici e - più in generale - incrementando la capacità istituzionale. Inoltre, si tratta di occasioni straordinarie per (ri)definire l’immagine e promuovere potenzialità e nuovi processi di sviluppo locale. Nel quadro di una competizione internazionale sempre più spinta, le città e i territori concorrono fra di loro per attrarre manifestazioni sportive o culturali e funzioni pregiate, da cui poter ottenere benefici e vantaggi in termini di occupazione locale, finanziamenti pubblici e visibilità mediatica. Il grande evento permette di attivare forme di marketing urbano, cioè attività di promozione e comunicazione rispetto a potenziali visitatori e investitori: alcune manifestazioni possono costituire dei “fiori all’occhiello”su cui investire forti valenze simboliche.
Alcune
città europee, a partire dall’esperienza pionieristica di Barcellona,
attraverso gli eventi, sono diventate dirette ed autonome protagoniste della
scena internazionale, inserendosi nei circuiti economici innovativi, attirando
dall’esterno nuove risorse, finanziarie ed umane, ed incrementando i propri flussi
turistici e culturali (Mazzoleni 2009, Savino 1998). La promozione
dell’immagine della città, poiché funge da catalizzatore delle energie di tutti
gli attori locali, dalle amministrazioni comunali, alle imprese, ai cittadini, può
svolgere un ruolo attivo a sostegno delle politiche di rigenerazione urbana,
finalizzate a valorizzare le potenzialità del sistema locale, l’identità
collettiva e la sua coesione intern
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