a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

venerdì 5 luglio 2013

PROVINCE, FOSSATI: “DOPO LA SENTENZA DELLA CONSULTA PARTANO SENZA DEMAGOGIA RIFORME E CITTÀ METROPOLITANE”

Il commissario della Provincia di Genova chiede “una riforma organica degli enti locali fondata su una profonda riflessione e conoscenza del loro effettivo ruolo per i territori e i cittadini, senza proclami e inutili scorciatoie demagogiche”. 

Genova, 4 - Le Province? “Non sono il migliore dei mondi possibili, ma è inaccettabile e fuorviante il modo in cui i loro compiti, le funzioni reali e i servizi per i cittadini e il territorio sono stati oscurati e distorti in questi anni per etichettarle con il pretestuoso stereotipo di ‘enti inutili’ e farne il falso bersaglio su cui concentrare tutta la giusta indignazione per i veri costi della politica.” Il commissario della Provincia di Genova, Piero Fossati - che non vuole, dice “difendere sempre e comunque l’esistente, ma nemmeno accettare più che si spari sulla Croce Rossa per pura demagogia” - dopo la sentenza della Consulta che ha sancito l’illegittimità costituzionale dei decreti del governo Monti sulle Province chiede al Governo Letta e al Parlamento “una riforma organica di tutti gli enti locali, fondata su una vera e profonda riflessione e conoscenza del loro ruolo effettivo per il territorio e i cittadini, senza proclami e inutili scorciatoie istituzionali che hanno già portato solo danni, tagli e incertezze al funzionamento degli enti, ai servizi e alla loro rappresentanza democratica.”


Per Fossati la lezione della Consulta è stata chiarissima: “a colpi di decreti legge non si possono cancellare e stravolgere enti di dignità costituzionale come le Province che svolgono funzioni chiave per la viabilità, i trasporti, l’edilizia scolastica, l’ambiente, la difesa del suolo, la formazione professionale, il mercato del lavoro, la pianificazione del territorio. E’ stata raccontata troppe volte la favola che abolendo le Province si risparmierebbero 11 miliardi all’anno che però sono quelli destinati alle funzioni svolte e che dovranno essere finanziate comunque anche se fossero affidate ad altri enti.” Piero Fossati non è, dice “in trincea, so benissimo che anche tra le Province ci sono enti virtuosi e altri meno, che una riforma complessiva delle autonomie locali, con i percorsi giusti, è fondamentale e che saranno necessari anche razionalizzazioni e accorpamenti, ma sulla base di un’attribuzione certa, condivisa ed equa di funzioni, competenze e risorse per operare nel miglior modo possibile sul territorio”. La sentenza della Corte Costituzionale dichiara illegittimo anche l’articolo 18 delle norme sulla spending review che davano il via alle nuove Città Metropolitane ed “è fondamentale perciò - dice Fossati - che le riforme ribadiscano con la massima certezza anche il percorso verso la Città Metropolitana che a Genova, tra i primissimi in Italia, abbiamo avviato in modo condiviso e per il nuovo ente che subentrerà alla Provincia e sarà strategico per svolgere insieme ai Comuni effettive e importanti funzioni di governo e promozione del territorio, servono anche forme di elezione che non mortifichino il diritto alla rappresentanza democratica”. 

1 commento :

  1. condivido il pensiero del Commissario Fossati, è ora di fare una vera riforma degli Enti Locali chiarendo prima di tutto le varie funzioni ed attribuzioni degli Enti sulla base di criteri ben definiti che non creino sovrapposizioni di competenze e che sappiano tenere conto, in primis, delle esigenze e degli stili di vita dei cittadini che non sono certo più quelli di 100 anni fa. Così facendo sono convinta che si avrebbero non solo risparmi, ma anche maggiore efficienza e servizi migliori per i cittadini. Il riordino degli Enti passa dal riordino dei servizi pubblici, il cui fine principale è migliorare la vita dei cittadini. Partendo da questo presupposto, si potrebbero fare grandi cose.

    RispondiElimina

Grazie per il tuo commento, iscriviti al blog per ricevere gli aggiornamenti