a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

venerdì 4 ottobre 2013

UPI: abolizione delle province, più costi, meno democrazia

Secondo un assai critico documento dell’UPI (Unione delle Province Italiane) l’abolizione delle province costituirebbe non solo un provvedimento attuato utilizzando un DDL che evidenzierebbe dei profili di incostituzionalità, ma provocherebbe, invece che un risparmio sui conti pubblici, un ulteriore aumento dei costi dovuto al moltiplicarsi dei centri di spesa quantificabile in 2 miliardi di euro di maggiori uscite.

Roma, 26 settembre 2013

Cosa prevede il DDL?
1. Le Province vengono svuotate delle funzioni amministrative e trasformate in enti di secondo grado. Le nuove Province non avranno organi eletti dai cittadini ma nominati dai sindaci dei grandi Comuni.
2. Abolisce le Province nelle aree metropolitane e le sostituisce con le Città metropolitane, enti di secondo livello. Il Sindaco della Città metropolitana non sarà eletto dai cittadini dei comuni dell’area metropolitana ma per legge è il Sindaco del comune capoluogo.
3. Obbliga i Comuni all’esercizio associato delle loro funzioni tramite le Unioni di Comuni.
4. Blocca qualunque processo di riorganizzazione dell’Amministrazione periferica dello Stato.
5. Rinvia il riordino delle agenzie, società ed enti strumentali.
Un Disegno di legge INCOSTITUZIONALE, che AUMENTA LA SPESA PUBBLICA, CANCELLA LA DEMOCRAZIA E CREA DISSERVIZI E CAOS.

Le domande che il Governo non si è posto
1. Quanto costerà al Paese l’attuazione del Disegno di Legge sulle Città metropolitane, sulle Province e sulle Unioni dei Comuni?
Il Governo non lo sa. Nella relazione al testo non è indicato il costo degli interventi. Nessuna istruttoria tecnica è stata mai realizzata sull’impatto economico del provvedimento sui conti dello Stato.
2. Quanto risparmierà il Paese con l’attuazione del Disegno di Legge sulle Città metropolitane, sulle Province e sulle Unioni dei Comuni?
318 milioni di euro di risparmio delle spese elettorali e 11 milioni del costo degli organi politici. Risparmi che per le spese elettorali in realtà non ci saranno perché saranno sostenute da Comuni e Stato. Per il resto, il Governo ha affermato che “spera che il risparmio ci sarà, come è ovvio”!!.
3. A chi saranno assegnate le funzioni, il personale, i bilanci, i debiti, il patrimonio, le quote di patto di stabilità, che oggi attengono alle Province?
Il Governo non lo sa. Nel testo si asserisce che tutte le funzioni amministrative conferite alle province con legge dello Stato saranno assegnate a Comuni o Unioni di Comuni o alle Regioni con successivi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri o con leggi regionali.
4. Come viene finanziato Disegno di Legge sulle Città metropolitane, sulle Province e sulle Unioni dei Comuni? Non si sa.
Non avendo stabilito le spese di copertura del Disegno di Legge, non sono indicate nemmeno le fonti di finanziamento.

Proviamo a rispondere…
Quanto costerà al Paese l’attuazione del DDL LA RELAZIONE TECNICA NON LO DICE!
  • Un nuovo concetto di economie di scala… 
 “la costituzione di un numero maggiore di unioni di comuni e la fusione di comuni potranno comportare, nel lungo periodo, una riduzione di spesa dovuta alle economie di scala nell’erogazione di servizi”…

Quanto riportato dalla relazione tecnica è una contraddizione in termini: di fatto si prevede che il trasferimento delle funzioni delle province a centinaia e centinaia di Unioni di comuni e comuni comporterà un’economia di scala!
  • Elusione del patto di stabilità
Il disegno di legge, nel trasferire le funzioni provinciali ai Comuni e alle Unioni dei Comuni, prevede anche che queste ultime siano esentate dal raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità: quanto costa alle finanze pubbliche questo mancato contributo al risanamento dei conti pubblici, e su chi andrà a gravare?
Nel ripartire le risorse, finanziarie umane e strumentali dalle province ai comuni non viene prevista la correlata assegnazione degli obiettivi del patto di stabilità: su quale comparto andranno a pesare questi mancati contributi al risanamento dei conti pubblici?
  • I Tagli ai bilanci delle Province per il 2014
Per il solo anno 2014 le manovre economiche hanno stabilito 1,2 miliardi di tagli ai bilanci delle Province. I bilanci di quali enti verranno aggravati di questi ulteriori tagli? Sui Comuni o sulle Unioni dei Comuni? Sulle Regioni? Per quali importi?
  • Incentivi alle Unioni dei Comuni
Il Disegno di Legge prevede la costituzione di nuove Unioni di Comuni e afferma che le agevolazioni per incentivare le Unioni saranno erogate ad invarianza dei saldi del comparto degli enti locali. Vuol dire che saranno utilizzate risorse oggi destinate a coprire servizi, per fare nascere nuove Unioni di Comuni, che equivale a meno risorse per i servizi erogati.

Scarica il documento completo contenente alcune simulazioni dei maggiori costi ipotizzati dall'UPI a seguito della moltiplicazione dei centri di spesa che sarebbe conseguente, secondo l'UPI, all'abolizione delle province.

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