Il CAL dice sì al disegno di legge regionale, resta tuttavia irrisolto il nodo delle risorse, dal momento che i trasferimenti dovrebbero partire solo da luglio 2015.
Parere favorevole dal CAL (il Consiglio delle autonomie costituito
dai rappresentanti dei Comuni, della Città metropolitana e delle
Province della Liguria) riunito a Palazzo Doria Spinola all'ultima
formulazione del disegno di legge regionale 388/2015 "sul riordino delle
funzioni conferite alle Province in attuazione delle disposizioni sulle
Città Metropolitane, le Province e le Unioni e fusioni di Comuni" della
legge Del Rio.
Marco Doria, sindaco di Genova e della Città Metropolitana (per la quale era presente anche il consigliere delegato Alfonso Gioia) ha dato "un giudizio positivo sul percorso compiuto. Il testo presentato alla fine dello scorso dicembre, scritto in maniera veloce, è stato una base di discussione. Oggi è sensibilmente diverso, elaborato con sforzo costruttivo e condiviso, recependo tanti elementi emersi dalla discussione e raccogliendo molte questioni poste sul tavolo. I rapporti fra Regione, Città metropolitana e Province sono materia complessa che aveva necessità di punti fermi: a partire dalla certezza del percorso legislativo e dalla certezza di prospettive per centinaia di dipendenti delle Province.
Resta irrisolto un punto, i trasferimenti dal 1° luglio. Dalla lettura del testo sembra una data logica, perché tutte le procedure richiedono tempi di realizzazione, ma con la raccomandazione nel parere formulato il Cal segnala anche la necessità di garantire la sostenibilità degli enti interessati". Il Cal infatti "ha detto sì all'unanimità al testo elaborato dal gruppo di lavoro congiunto della Regione, della Città metropolitana e dell'Anci, ma con la raccomandazione "che sia assolutamente certo il sostegno economico collegato alle funzioni trasferite, in modo da garantire la sostenibilità degli enti interessati" rispetto al trasferimento dal 1° luglio 2015 del personale, delle funzioni (formazione professionale, difesa del suolo, turismo, caccia e pesca) e relative risorse dalla Città metropolitana e dalle Province alla Regione che le aveva delegate", rafforzata dalla richiesta di convocare in tempi brevissimi l'Osservatorio per definire le modalità operative e le risorse disponibili, raccogliendo le preoccupazioni del presidente della Provincia di Imperia Luigi Sappa e del vicepresidente della Provincia della Spezia Alberto Battilani per le gravi difficoltà delle Province "che rimarrebbero scoperte nei primi sei mesi dell'anno nel continuare a svolgere funzioni che non sono più di loro competenza rispetto alla dotazione finanziaria".
Alla richiesta alla Regione di assicurare anche "il riconoscimento economico per i trasferimenti a partire dal 1° gennaio di quest'anno", l'assessore regionale Pippo Rossetti ha risposto "mi spiace, ma è impraticabile alla luce della situazione reale e sostanziale. Abbiamo chiuso al tavolo Stato-Regioni il taglio della finanziaria 2015 che sommato a quello dei governi precedenti significa in totale 5, 250 miliardi per le Regioni e 111 milioni per la Liguria che ha rinunciato agli aumenti della sanità. Abbiamo già difficoltà a coprire tutte le spese dal 1° luglio. E' comprensibile che Province e la Città metropolitana pongano necessità dettate da preoccupazioni forti e concrete, ma dobbiamo dirci con correttezza e onestà dove siamo. Non è accoglibile questo emendamento al testo di legge condiviso nelle sue parti modificate da un lavoro collegiale rispetto alla prima proposta della Giunta regionale, ma si può convocare un Osservatorio per fare il punto concreto della situazione".
Per Marco Doria l'assessore Rossetti "è stato trasparente, sulla strada del dialogo continuo. Nel nostro parere favorevole considero la raccomandazione di un ulteriore spazio di lavoro, la prosecuzione di un iter per acquisire altri punti fermi su cui impegnarsi."
Marco Doria, sindaco di Genova e della Città Metropolitana (per la quale era presente anche il consigliere delegato Alfonso Gioia) ha dato "un giudizio positivo sul percorso compiuto. Il testo presentato alla fine dello scorso dicembre, scritto in maniera veloce, è stato una base di discussione. Oggi è sensibilmente diverso, elaborato con sforzo costruttivo e condiviso, recependo tanti elementi emersi dalla discussione e raccogliendo molte questioni poste sul tavolo. I rapporti fra Regione, Città metropolitana e Province sono materia complessa che aveva necessità di punti fermi: a partire dalla certezza del percorso legislativo e dalla certezza di prospettive per centinaia di dipendenti delle Province.
Resta irrisolto un punto, i trasferimenti dal 1° luglio. Dalla lettura del testo sembra una data logica, perché tutte le procedure richiedono tempi di realizzazione, ma con la raccomandazione nel parere formulato il Cal segnala anche la necessità di garantire la sostenibilità degli enti interessati". Il Cal infatti "ha detto sì all'unanimità al testo elaborato dal gruppo di lavoro congiunto della Regione, della Città metropolitana e dell'Anci, ma con la raccomandazione "che sia assolutamente certo il sostegno economico collegato alle funzioni trasferite, in modo da garantire la sostenibilità degli enti interessati" rispetto al trasferimento dal 1° luglio 2015 del personale, delle funzioni (formazione professionale, difesa del suolo, turismo, caccia e pesca) e relative risorse dalla Città metropolitana e dalle Province alla Regione che le aveva delegate", rafforzata dalla richiesta di convocare in tempi brevissimi l'Osservatorio per definire le modalità operative e le risorse disponibili, raccogliendo le preoccupazioni del presidente della Provincia di Imperia Luigi Sappa e del vicepresidente della Provincia della Spezia Alberto Battilani per le gravi difficoltà delle Province "che rimarrebbero scoperte nei primi sei mesi dell'anno nel continuare a svolgere funzioni che non sono più di loro competenza rispetto alla dotazione finanziaria".
Alla richiesta alla Regione di assicurare anche "il riconoscimento economico per i trasferimenti a partire dal 1° gennaio di quest'anno", l'assessore regionale Pippo Rossetti ha risposto "mi spiace, ma è impraticabile alla luce della situazione reale e sostanziale. Abbiamo chiuso al tavolo Stato-Regioni il taglio della finanziaria 2015 che sommato a quello dei governi precedenti significa in totale 5, 250 miliardi per le Regioni e 111 milioni per la Liguria che ha rinunciato agli aumenti della sanità. Abbiamo già difficoltà a coprire tutte le spese dal 1° luglio. E' comprensibile che Province e la Città metropolitana pongano necessità dettate da preoccupazioni forti e concrete, ma dobbiamo dirci con correttezza e onestà dove siamo. Non è accoglibile questo emendamento al testo di legge condiviso nelle sue parti modificate da un lavoro collegiale rispetto alla prima proposta della Giunta regionale, ma si può convocare un Osservatorio per fare il punto concreto della situazione".
Per Marco Doria l'assessore Rossetti "è stato trasparente, sulla strada del dialogo continuo. Nel nostro parere favorevole considero la raccomandazione di un ulteriore spazio di lavoro, la prosecuzione di un iter per acquisire altri punti fermi su cui impegnarsi."
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