a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

Il Piano territoriale generale della Città metropolitana - Genova, 25 giugno 2013



Il Piano territoriale generale
della Città Metropolitana
Genova, 25 giugno 2013

Seminario e Tavola rotonda sul futuro della pianificazione delle aree metropolitane

L’Istituto Nazionale di Urbanistica – Sezione ligure, il DSA - Dipartimento di Scienze per l’Architettura dell’Università di Genova, e la Provincia di Genova promuovono un’iniziativa di confronto e dibattito sul tema dei contenuti e della formazione del Piano Territoriale Generale della Città metropolitana PTGcm. 
    
In esito a tale iniziativa si intendono mettere a sistema i contributi offerti dai partecipanti per proporli alla Conferenza Metropolitana di Genova, istituita dalla Provincia e dai 67 Comuni del suo ambito, con lo scopo di elaborare e deliberare lo statuto della Città Metropolitana. 

La costituzione della Città metropolitana di Genova, che il vigente quadro legislativo prevede diventi operativa dal 1 gennaio 2014, con la contestuale soppressione della Provincia di Genova, impone la formazione di un nuovo strumento di pianificazione territoriale e urbanistica. Quali sono gli elementi di continuità e quali quelli di innovazione del nuovo Piano rispetto alla situazione attuale della strumentazione della pianificazione territoriale e urbanistica?

Il riordino delle Autonomie Locali varato dalla precedente legislatura con la legge sulla “spending review” L. n. 135/2012, è oggi compreso nell’agenda del Parlamento e del Governo. Non essendo mutate le esigenze di garantire un miglior funzionamento della funzione pubblica ed un contestuale contenimento della spesa, è prevedibile che il processo avviato sia concluso senza rinvii o rallentamenti. In quali tempi occorre quindi che i nuovi strumenti della pianificazione siano operativi per orientare le indispensabili iniziative di sviluppo del territorio?


L’area metropolitana genovese può candidarsi a livello nazionale come esperienza pilota per l’attuazione del disegno riformatore: la Provincia di Genova ha promosso la formazione della Conferenza Metropolitana per l’elaborazione dello Statuto e dei Regolamenti ad esso connessi, ed ha lanciato una proposta per l’assetto del territorio della Città metropolitana di Genova. I Comuni sono soggetti attivi di tale percorso e da parte delle componenti sociali, culturali ed economiche sono giunti segnali di interesse. Quali sono gli elementi di forza e quali gli elementi di debolezza di questa esperienza pilota?




L’area metropolitana di Genova necessita di un nuovo Piano Territoriale Generale che affronti i temi dell’area vasta e serva come motore di un rilancio sociale ed economico della Città metropolitana. Quali sono i contenuti e gli stimoli culturali necessari per dar vita a questo nuovo strumento di pianificazione, attraverso quali processi deve essere formato, per diventare uno strumento di condivisione di un progetto di territorio che metta a sistema esperienze, idee e tradizioni che gli Enti e le comunità locali hanno finora sviluppato in modo indipendente tra loro?


La formazione di un nuovo Piano metropolitano deve essere concepita non come ulteriore livello di pianificazione, ma come occasione per una messa a sistema delle migliori esperienze già praticate dagli Enti locali, in particolare quella delle smart cities, e per promuovere un approccio di carattere interdisciplinare come quello attuato nei “contratti di fiume”. Quali sono oggi le linee più interessanti della nuova pianificazione strategica, in grado di cogliere gli obiettivi e le opportunità della programmazione europea e di posizionare l’area metropolitana genovese in un contesto di sviluppo economico e promozione sociale?

La formula che si intende adottare

L’importanza del tema, che coinvolge le dieci maggiori aree urbanizzate del Paese, e l’obiettivo di promuovere in particolare il dinamismo dell’area metropolitana genovese, richiedono di non confinare l’iniziativa nelle sole categorie disciplinari e scientifiche della pianificazione territoriale, ma di realizzare un’iniziativa che si arricchisca il più possibile di diversi contributi e opinioni.


La formula che si intende adottare è quindi di avviare un percorso di approfondimento sulla base delle tesi contenute nella “Proposta per l’assetto del territorio della Città metropolitana di Genova” recentemente elaborata dalla Provincia di Genova, con il contributo di esperti ed interlocutori qualificati su alcuni temi chiave.

La proposta e gli approfondimenti dei temi affrontati possono trovare pubblica diffusione attraverso il blog http://areametropolitanagenova.blogspot.com/ attraverso il quale tutti i cittadini e i soggetti interessati potranno liberamente esprimere le loro opinioni ed offrire contributi, anche sotto forma di questionario o di voto.


Nel frattempo si intendono svolgere iniziative di diffusione: in particolare la nuova sede della Sezione ligure dell’INU ospiterà i poster del PTCp 2020 e della proposta elaborata dalla Provincia di Genova, ed un incontro di presentazione.


Il giorno 25 giugno 2013, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, al termine del periodo di confronto pubblico si svolgerà un incontro / tavola rotonda presso il DSA, con la partecipazione degli esperti e degli interlocutori qualificati; tale incontro sarà aperto al pubblico, ed in particolare alla Regione Liguria, alle Amministrazioni comunali ed ai loro Uffici tecnici, ai professionisti impegnati nella predisposizione di piani urbanistici, alle organizzazioni sociali e culturali.


A seguito di tale incontro / tavola rotonda si procederà alla redazione di un documento conclusivo dell’esperienza realizzata, che segnali le priorità, i contenuti essenziali, le attese del nuovo PTGcm.



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