Il sindaco di Milano illustra le tappe della costituzione della Città Metropolitana di Milano: un percorso serrato cui il Sindaco chiama le istituzioni locali per dare vita ad un percorso condiviso.
di Giuliano Pisapia, sindaco di Milano
Con l’approvazione della legge 56 le città metropolitane sono una realtà
L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però che non basta una legge per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire dalla piena disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale, sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere in atto un’attività di forte concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente complicato ; ciò avverrà necessariamente per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio la data per l’elezione dei 24 componenti della Conferenza Statutaria che, così come previsto dalla legge, sarà incaricata della redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge per portare il 1 gennaio 2015 città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia proprio in relazione al complesso e ampio lavoro che ci attende in questi 7 mesi mi preme sottolineare alcuni passaggi che ritengo indispensabili per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
Tutto ciò troverà definizione nel Piano Strategico metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana; ma anche in questo caso dobbiamo partire al più presto coinvolgendo da subito nel processo istitutivo della città metropolitana le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza dell’area milanese.
Per questo accanto ai passaggi che ho già indicato, la mia proposta è quella di dar vita all’istituzione di un Tavolo metropolitano per lo sviluppo che accompagni da subito lavori della Conferenza statutaria e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico e sociale .
- See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/elezioni-consiglio-statutario/#sthash.1b3hvcb7.dpuf
L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però che non basta una legge per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire dalla piena disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale, sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere in atto un’attività di forte concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente complicato ; ciò avverrà necessariamente per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio la data per l’elezione dei 24 componenti della Conferenza Statutaria che, così come previsto dalla legge, sarà incaricata della redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge per portare il 1 gennaio 2015 città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia proprio in relazione al complesso e ampio lavoro che ci attende in questi 7 mesi mi preme sottolineare alcuni passaggi che ritengo indispensabili per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
- In primo luogo credo sia necessario convocare(subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci di tutti i 134 comuni dell’area milanese per condividere il percorso della legge e le sfide per la città metropolitana di Milano.
- Altrettanto fondamentale sarà l’attivazione di un tavolo Politico con Regione Lombardia per affrontare le molte implicazioni che l’attuale legislazione regionale ha rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana. In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni
- Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo; Chiederò al presidente Anci Fassino e al coordinatore dei sindaci metropolitani Orsoni di attivarsi in tal senso. Così come mi attiverò con i parlamentari milanesi e lombardi per condividere e sollecitare il percorso per porre ed affrontare le questioni che richiedono un intervento di tipo legislativo.
- Più operativamente alla scala locale dovremo invece attivare al più presto un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento dei dirigenti comunali e provinciali che sia di supporto sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per affrontare le complesse questioni di natura organizzativa che deriveranno dal passaggio della provincia al nuovo ente.
Tutto ciò troverà definizione nel Piano Strategico metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana; ma anche in questo caso dobbiamo partire al più presto coinvolgendo da subito nel processo istitutivo della città metropolitana le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza dell’area milanese.
Per questo accanto ai passaggi che ho già indicato, la mia proposta è quella di dar vita all’istituzione di un Tavolo metropolitano per lo sviluppo che accompagni da subito lavori della Conferenza statutaria e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico e sociale .
- See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/elezioni-consiglio-statutario/#sthash.1b3hvcb7.dpuf
Con l’approvazione della legge 56 le città metropolitane sono una realtà
L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però che non basta una legge per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire dalla piena disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale, sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere in atto un’attività di forte concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente complicato ; ciò avverrà necessariamente per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio la data per l’elezione dei 24 componenti della Conferenza Statutaria che, così come previsto dalla legge, sarà incaricata della redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge per portare il 1 gennaio 2015 città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia proprio in relazione al complesso e ampio lavoro che ci attende in questi 7 mesi mi preme sottolineare alcuni passaggi che ritengo indispensabili per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
Tutto ciò troverà definizione nel Piano Strategico metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana; ma anche in questo caso dobbiamo partire al più presto coinvolgendo da subito nel processo istitutivo della città metropolitana le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza dell’area milanese.
Per questo accanto ai passaggi che ho già indicato, la mia proposta è quella di dar vita all’istituzione di un Tavolo metropolitano per lo sviluppo che accompagni da subito lavori della Conferenza statutaria e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico e sociale .
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L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però che non basta una legge per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire dalla piena disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale, sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere in atto un’attività di forte concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente complicato ; ciò avverrà necessariamente per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio la data per l’elezione dei 24 componenti della Conferenza Statutaria che, così come previsto dalla legge, sarà incaricata della redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge per portare il 1 gennaio 2015 città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia proprio in relazione al complesso e ampio lavoro che ci attende in questi 7 mesi mi preme sottolineare alcuni passaggi che ritengo indispensabili per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
- In primo luogo credo sia necessario convocare(subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci di tutti i 134 comuni dell’area milanese per condividere il percorso della legge e le sfide per la città metropolitana di Milano.
- Altrettanto fondamentale sarà l’attivazione di un tavolo Politico con Regione Lombardia per affrontare le molte implicazioni che l’attuale legislazione regionale ha rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana. In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni
- Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo; Chiederò al presidente Anci Fassino e al coordinatore dei sindaci metropolitani Orsoni di attivarsi in tal senso. Così come mi attiverò con i parlamentari milanesi e lombardi per condividere e sollecitare il percorso per porre ed affrontare le questioni che richiedono un intervento di tipo legislativo.
- Più operativamente alla scala locale dovremo invece attivare al più presto un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento dei dirigenti comunali e provinciali che sia di supporto sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per affrontare le complesse questioni di natura organizzativa che deriveranno dal passaggio della provincia al nuovo ente.
Tutto ciò troverà definizione nel Piano Strategico metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana; ma anche in questo caso dobbiamo partire al più presto coinvolgendo da subito nel processo istitutivo della città metropolitana le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza dell’area milanese.
Per questo accanto ai passaggi che ho già indicato, la mia proposta è quella di dar vita all’istituzione di un Tavolo metropolitano per lo sviluppo che accompagni da subito lavori della Conferenza statutaria e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico e sociale .
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Con l’approvazione della legge 56 le città metropolitane sono una realtà.
L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però che non basta una legge per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana.
Il processo istitutivo deve infatti partire dalla piena disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale, sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di elaborazione di una nuova cultura di governo e di innovazione progettuale con una visione prospettica di lungo periodo.L’esperienza accumulata (sono trascorsi oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione), dimostra però che non basta una legge per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità che compongono l’area metropolitana.
Il processo istitutivo deve infatti partire dalla piena disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“, costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo dei protagonisti della vita economica, sociale e culturale del territorio milanese non strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni necessarie per praticare il processo istitutivo della Città metropolitana di Milano.
Siamo infatti chiamati a mettere in atto un’attività di forte concertazione politico-amministrativa tra istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente complicato; ciò avverrà necessariamente per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo si è messo in moto.
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio la data per l’elezione dei 24 componenti della Conferenza Statutaria che, così come previsto dalla legge, sarà incaricata della redazione di una proposta di statuto della città metropolitana di Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge per portare il 1 gennaio 2015 città metropolitana ad essere operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia proprio in relazione al complesso e ampio lavoro che ci attende in questi 7 mesi mi preme sottolineare alcuni passaggi che ritengo indispensabili per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
In primo luogo credo sia necessario convocare (subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci di tutti i 134 comuni dell’area milanese per condividere il percorso della legge e le sfide per la città metropolitana di Milano.
Altrettanto fondamentale sarà l’attivazione di un tavolo Politico con Regione Lombardia per affrontare le molte implicazioni che l’attuale legislazione regionale ha rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana. In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni.
Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo; Chiederò al presidente Anci Fassino e al coordinatore dei sindaci metropolitani Orsoni di attivarsi in tal senso. Così come mi attiverò con i parlamentari milanesi e lombardi per condividere e sollecitare il percorso per porre ed affrontare le questioni che richiedono un intervento di tipo legislativo.
Più operativamente alla scala locale dovremo invece attivare al più presto un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento dei dirigenti comunali e provinciali che sia di supporto sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per affrontare le complesse questioni di natura organizzativa che deriveranno dal passaggio della provincia al nuovo ente.
Da ultimo tengo a sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città metropolitana di Milano: sono profondamente convinto infatti che per vincere la sfida che abbiamo di fronte oltre a definire una nuova ripartizione di funzioni e competenze, alla necessità di mettere in campo nuove forme di negoziazione/concertazione istituzionale, oltre a riaffermare la cultura della cooperazione intercomunale, abbiamo soprattutto bisogno di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla definizione degli obiettivi strategici di trasformazione della comunità metropolitana milanese nei prossimi decenni.
Tutto ciò troverà definizione nel Piano Strategico metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana; ma anche in questo caso dobbiamo partire al più presto coinvolgendo da subito nel processo istitutivo della città metropolitana le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza dell’area milanese.
Per questo accanto ai passaggi che ho già indicato, la mia proposta è quella di dar vita all’istituzione di un Tavolo metropolitano per lo sviluppo che accompagni da subito lavori della Conferenza statutaria e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico e sociale.
Da ultimo tengo a sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città metropolitana di Milano: sono profondamente convinto infatti che per vincere la sfida che abbiamo di fronte oltre a definire una nuova ripartizione di funzioni e competenze, alla necessità di mettere in campo nuove forme di negoziazione/concertazione istituzionale, oltre a riaffermare la cultura della cooperazione intercomunale, abbiamo soprattutto bisogno di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla definizione degli obiettivi strategici di trasformazione della comunità metropolitana milanese nei prossimi decenni.
Tutto ciò troverà definizione nel Piano Strategico metropolitano che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città metropolitana; ma anche in questo caso dobbiamo partire al più presto coinvolgendo da subito nel processo istitutivo della città metropolitana le forze economiche culturali, sociali che rappresentano il vero punto di forza dell’area milanese.
Per questo accanto ai passaggi che ho già indicato, la mia proposta è quella di dar vita all’istituzione di un Tavolo metropolitano per lo sviluppo che accompagni da subito lavori della Conferenza statutaria e sia di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico e sociale.
Con l’approvazione della legge 56 le città metropolitane sono una realtà
L’esperienza accumulata (sono trascorsi
oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio
dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione),
dimostra però che non basta una legge per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che
pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova
istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità
che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire dalla piena disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“,
costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti
istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo
dei protagonisti della vita economica, sociale e culturale del territorio milanese non
strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni
necessarie per praticare il processo istitutivo della Città
metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una
Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale,
sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e
all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo
territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di
elaborazione di una nuova cultura di governo e di innovazione
progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere in
atto un’attività di forte concertazione politico-amministrativa tra
istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a
declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città
metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i
cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione
istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili
sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente complicato ; ciò avverrà necessariamente per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio la data per l’elezione dei 24 componenti della Conferenza Statutaria che,
così come previsto dalla legge, sarà incaricata della redazione di
una proposta di statuto della città metropolitana di
Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge
per portare il 1 gennaio 2015 città metropolitana ad essere
operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia
proprio in relazione al complesso e ampio lavoro che ci attende in
questi 7 mesi mi preme sottolineare alcuni passaggi che ritengo
indispensabili per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
- In primo luogo credo sia necessario convocare(subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci di tutti i 134 comuni dell’area milanese per condividere il percorso della legge e le sfide per la città metropolitana di Milano.
- Altrettanto fondamentale sarà l’attivazione di un tavolo Politico con Regione Lombardia per affrontare le molte implicazioni che l’attuale legislazione regionale ha rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana. In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni
- Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo; Chiederò al presidente Anci Fassino e al coordinatore dei sindaci metropolitani Orsoni di attivarsi in tal senso. Così come mi attiverò con i parlamentari milanesi e lombardi per condividere e sollecitare il percorso per porre ed affrontare le questioni che richiedono un intervento di tipo legislativo.
- Più operativamente alla scala locale dovremo invece attivare al più presto un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento dei dirigenti comunali e provinciali che sia di supporto sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per affrontare le complesse questioni di natura organizzativa che deriveranno dal passaggio della provincia al nuovo ente.
Da ultimo tengo a sottolineare un
aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città
metropolitana di Milano: sono profondamente convinto infatti che
per vincere la sfida che abbiamo di fronte oltre a definire una
nuova ripartizione di funzioni e competenze , alla necessità di mettere
in campo nuove forme di negoziazione/concertazione istituzionale ,
oltre a riaffermare la cultura della cooperazione intercomunale,
abbiamo soprattutto bisogno di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla definizione degli obiettivi strategici di trasformazione della comunità metropolitana milanese nei prossimi decenni
Tutto ciò troverà definizione nel Piano Strategico metropolitano
che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città
metropolitana; ma anche in questo caso dobbiamo partire al più presto
coinvolgendo da subito nel processo istitutivo della città
metropolitana le forze economiche culturali, sociali che rappresentano
il vero punto di forza dell’area milanese.
Per questo accanto ai passaggi che ho già indicato, la mia proposta è quella di dar vita all’istituzione di un Tavolo metropolitano per lo sviluppo
che accompagni da subito lavori della Conferenza statutaria e sia
di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei
sindaci per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico e sociale
.
- See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/elezioni-consiglio-statutario/#sthash.1b3hvcb7.dpuf
Con l’approvazione della legge 56 le città metropolitane sono una realtà
L’esperienza accumulata (sono trascorsi
oltre due decenni dall’approvazione della L. 142/90 e oltre un decennio
dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione),
dimostra però che non basta una legge per fare nascere istituzioni evolute e buone pratiche di governo metropolitano.
E’ necessario accompagnare le previsioni di legge con un’idea attiva di governo, che
pratichi in forma partecipata il processo di costruzione della nuova
istituzione, valorizzando le diverse identità e le diverse progettualità
che compongono l’area metropolitana
Il processo istitutivo deve infatti partire dalla piena disponibilità ad un’azione comune per affrontare e risolvere i problemi reali dell’area metropolitana.
Oggi che la legge è stata approvata, anche in relazione al serrato cronoprogramma previsto, occorre mettere al lavoro un “nucleo propulsore“,
costituito in primo luogo da Sindaci e da altri rappresentanti
istituzionali, Provincia compresa, senza dimenticare il possibile ruolo
dei protagonisti della vita economica, sociale e culturale del territorio milanese non
strettamente istituzionali, in grado di avviare le molteplici azioni
necessarie per praticare il processo istitutivo della Città
metropolitana di Milano.
Come Sindaco del Capoluogo, di una
Milano che con Expo e oltre Expo ha sempre di più un ruolo nazionale,
sento la responsabilità di raccogliere attorno al lavoro costituente e
all’avvio della Città metropolitana le forze migliori di questo
territorio, in uno sforzo che è insieme di collaborazione solidale, di
elaborazione di una nuova cultura di governo e di innovazione
progettuale con una visione prospettica di lungo periodo..
Siamo infatti chiamati a mettere in
atto un’attività di forte concertazione politico-amministrativa tra
istituzioni di diversa natura e di differente scala, finalizzata a
declinare puntualmente le nuove funzioni da assegnare alla Città
metropolitana.
Il tutto senza perdere di vista che i
cittadini sono i destinatari e beneficiari finali di una innovazione
istituzionale che deve avere al più presto delle ricadute tangibili
sulla loro vita quotidiana.
Siamo chiamati a mettere in moto un processo di trasformazione e di innovazione istituzionale particolarmente complicato ; ciò avverrà necessariamente per fasi e atti progressivi, ma l’importante è che ora questo processo si è messo in moto
E’ mia intenzione fissare per il giorno 6 luglio la data per l’elezione dei 24 componenti della Conferenza Statutaria che,
così come previsto dalla legge, sarà incaricata della redazione di
una proposta di statuto della città metropolitana di
Milano. Naturalmente seguiranno tutte le altre tappe previste per legge
per portare il 1 gennaio 2015 città metropolitana ad essere
operativa operare con il proprio statuto e i propri organi, tuttavia
proprio in relazione al complesso e ampio lavoro che ci attende in
questi 7 mesi mi preme sottolineare alcuni passaggi che ritengo
indispensabili per rendere fruttuoso ed efficace questo lavoro.
- In primo luogo credo sia necessario convocare(subito o non appena saranno insediati i nuovi 70 sindaci?) la conferenza dei sindaci di tutti i 134 comuni dell’area milanese per condividere il percorso della legge e le sfide per la città metropolitana di Milano.
- Altrettanto fondamentale sarà l’attivazione di un tavolo Politico con Regione Lombardia per affrontare le molte implicazioni che l’attuale legislazione regionale ha rispetto alle funzioni attribuite alla città metropolitana. In tal senso mi attiverò al più presto con il Presidente Maroni
- Sul fronte nazionale esistono una serie di questioni dirimenti, come quella del finanziamento delle città metropolitane, che andranno affrontate con il Governo; Chiederò al presidente Anci Fassino e al coordinatore dei sindaci metropolitani Orsoni di attivarsi in tal senso. Così come mi attiverò con i parlamentari milanesi e lombardi per condividere e sollecitare il percorso per porre ed affrontare le questioni che richiedono un intervento di tipo legislativo.
- Più operativamente alla scala locale dovremo invece attivare al più presto un tavolo tecnico che veda il coinvolgimento dei dirigenti comunali e provinciali che sia di supporto sia alla conferenza statutaria che alla conferenza metropolitana che andremo ad eleggere entro il 30 settembre, per affrontare le complesse questioni di natura organizzativa che deriveranno dal passaggio della provincia al nuovo ente.
Da ultimo tengo a sottolineare un
aspetto che ritengo fondamentale nel percorso istitutivo della città
metropolitana di Milano: sono profondamente convinto infatti che
per vincere la sfida che abbiamo di fronte oltre a definire una
nuova ripartizione di funzioni e competenze , alla necessità di mettere
in campo nuove forme di negoziazione/concertazione istituzionale ,
oltre a riaffermare la cultura della cooperazione intercomunale,
abbiamo soprattutto bisogno di lavorare congiuntamente alla configurazione degli scenari e alla definizione degli obiettivi strategici di trasformazione della comunità metropolitana milanese nei prossimi decenni
Tutto ciò troverà definizione nel Piano Strategico metropolitano
che andremo ad elaborare ed approvare una volta istituita la città
metropolitana; ma anche in questo caso dobbiamo partire al più presto
coinvolgendo da subito nel processo istitutivo della città
metropolitana le forze economiche culturali, sociali che rappresentano
il vero punto di forza dell’area milanese.
Per questo accanto ai passaggi che ho già indicato, la mia proposta è quella di dar vita all’istituzione di un Tavolo metropolitano per lo sviluppo
che accompagni da subito lavori della Conferenza statutaria e sia
di riferimento per il consiglio metropolitano e la conferenza dei
sindaci per quanto riguarda i temi dello sviluppo economico e sociale
.
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