a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

mercoledì 15 luglio 2015

Da Torino stop ai rifiuti liguri, si guarda a Emilia e a Lombardia

Certo che è piuttosto imbarazzante che la Liguria sia da anni alle prese con il problema (irrisolto) dello smaltimento dei rifiuti...

Città metropolitana: collaborazione con i Comuni, dalle centrali di committenza alle reti digitali, dai PUC ai lavori pubblici

Approvate le linee guida presentate dal vicesindaco Valentina Ghio, la Città Metropolitana continua nel solco della positiva esperienza a suo tempo condotta dalla Provincia a supportare i piccoli comuni su temi importanti ma difficili da affrontare per enti dotati di risorse limitate.

lunedì 13 luglio 2015

Festival delle Città Metropolitane

Evento

Dove: Reggio Calabria, Quando: Dal 16 Luglio 2015 al 18 Luglio 2015

Dal 16 al 18 luglio a Reggio Calabria, in diverse sedi, tra cui il Teatro comunale e il Palazzo degli Specchi, si tiene la prima edizione del Festival delle Città Metropolitane organizzato l'Istituto Nazionale di Urbanistica in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC di Reggio Calabria, con i contributi della Regione Calabria, della Provincia e del Comune di Reggio Calabria, dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e dell'Università della Calabria.

Un'occasione per riflettere e approfondire la nuova dimensione di governo del territorio e di pianificazione strategica e per promuovere, raccontare e accompagnare la nascita delle città metropolitane italiane. Il Festival intende fare della Città Metropolitana un laboratorio sociale attivo, per coinvolgere tutti gli attori intorno a progetti, azioni e  visioni per attivare territori capaci, reattivi.
 

Il carrozzone delle città metropolitane

L'abolizione delle province ha portato risparmi per soli 150 milioni di euro.

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Province abolite e più tasse dal cilindro di Renzi

A Firenze salgono imposte su RC auto e trascrizioni al PRA.

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La città metropolitana è un guazzabuglio di competenze. Era meglio ripensare le Regioni.

Silvano Moffa traccia, a posteriori, la possibile ricetta del riordino degli Enti Locali.

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Province, le regioni nicchiano.

Il punto sulla legge Delrio.

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domenica 12 luglio 2015

Le città metropolitane per lo sviluppo strategico del territorio: tra livello locale e livello sovranazionale

Mentre il TUEL aveva una visione “gradualistica e in sequenza” dei livelli territoriali di governo, la l. n. 56  è  ispirata,  invece  a  una visione  “funzionalista”. In  sostanza,  nella  nuova  legge  le  città metropolitane  sono  enti  territoriali  di  area  vasta,  a  finalità  specificatamente  definite,  e  tutte incentrate essenzialmente sullo sviluppo strategico del territorio. Le città metropolitane sono certamente enti territoriali di area vasta, ma non sono enti territoriali locali, nel senso tradizionalmente fatto proprio da dottrina, legislazione e giurisprudenza.

pubblicato su federalismi.it           N° 12 - 17/06/2015

Il 30 giugno di quest’anno scadranno i sei mesi dall’entrata in funzione delle città metropolitane, così come il termine entro il quale le regioni devono aver approvato le leggi di loro competenza attuative di quanto previsto dal comma 91 della l. n. 56/2014 per la riallocazione delle funzioni non fondamentali delle province dopodiché lo Stato potrà avvalersi di quanto previsto dal comma 95, ed esercitare il potere sostitutivo. 

Allo stato attuale, mentre risultano approvati tutti gli statuti delle otto città metropolitane di cui al comma 5, salvo Reggio Calabria e Venezia, che hanno, come noto, tempi di attuazione diversa, molte regioni non hanno ancora provveduto ad adottare le leggi di loro competenza. Del resto, anche nei casi in cui le regioni hanno varato la legge di cui al comma 91, non risultano ancora avviati i procedimenti necessari per il trasferimento delle funzioni e del personale, né gli altri adempimenti conseguenti, previsti nei commi da 89 a 95, come successivamente integrati dai numerosi provvedimenti adottati o in via di adozione, per la loro attuazione. 

Di conseguenza, anche le città metropolitane, al pari delle province, si trovano ancora ad operare in una sorta di limbo o, se si preferisce, di terra di nessuno, nella quale l’oggi non è comunque eguale all’ieri, ma il domani deve ancora compiersi. Per un verso, i nuovi enti, e i loro organi, sono pienamente in carica e operativi, e sono quindi in grado di esercitare le loro funzioni e, per quanto riguarda le città metropolitane, anche di perseguire le finalità assegnate dalla l. n. 56/2014. 

Per un altro verso però, in virtù del comma 89, ultima parte, della stessa legge, essi devono ancora svolgere tutte le funzioni delle precedenti province, in attesa che si provveda al loro effettivo esercizio da parte dell’ente subentrante; ente, quest’ultimo, che in tutti i casi in cui le regioni non hanno ancora legiferato, deve tuttora essere individuato e che, anche negli altri casi, presuppone comunque quanto meno il completamento del processo di trasferimento del personale... (segue)

Sanguineti scrive a Toti: decidere sull'Entella

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giovedì 9 luglio 2015

domenica 5 luglio 2015

Parlando di governance dei trasporti pubblici, è giusto che l'Autorità Regionale coordini tutto il sistema, su ferro e su gomma, su traghetti, ecc., poi però le singole gare devono servire a individuare i gestori più adatti a realizzare tale progetto complessivo, che è responsabilità della stessa Autorità. Tali gare devono individuare lotti che garantiscano da un lato una necessaria integrazione a livello regionale ma anche la necessaria dimensione ottimale per consentire un equilibrio economico compatibile con le risorse disponibili e, auspicabilmente, con la necessità di offrire un servizio soddisfacente per gli utenti, che lo pagano non solo tramite i biglietti e gli abbonamenti ma, in primis, attraverso le loro tasse (ex legge Burlando). Quest'ultimo punto è bene sempre ricordarlo, dato che non a tutti è chiaro. Infine, i due livelli (regionale e di bacino) devono procedere di pari passo, perchè altrimenti si rischiano inefficienze e sprechi di risorse.

sabato 4 luglio 2015

E' poco simpatico dire che lo avevamo detto, però questo epilogo è il risultato di una scelta sbagliata per quel che riguarda la governance del trasporto pubblico: una Autorità Regionale forte e in grado di gestire efficacemente il sistema a livello generale deve non tanto affidarsi ad un unico soggetto, ma scegliere soggetti anche diversi purchè funzionali alla visione globale che l'Autority, e quindi il pubblico, deve necessariamente avere chiara a monte. Tali soggetti dovrebbero venire prescelti in funzione delle esigenze espresse nel piano dei trasporti. Peccato che, ad oggi, tale piano non sia ancora stato redatto dalla Regione...come a dire, si sceglie una impresa senza avere il progetto di cosa si vuole fare...un'assurdità.

Città Metropolitana di Genova: intese positive con la Regione su funzioni e su dipendenti e precari dell'ex Provincia

Intervista al consigliere Buccilli sul delicato tema del trasferimento di competenze e di personale dall'ex Provincia verso la Regione. L'impegno del Sindaco Doria.

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