Sono molto interessanti i risultati emersi dall'analisi dei questionari realizzati in occasione del corso sulle città metropolitane e dedicato a architetti e urbanisti che si è svolto nei giorni scorsi a Genova: essi rivelano una visione tutto sommato positiva del nuovo ente, che per il 42,86% porterà effetti benefici per la loro attività.
di Andrea Pasetti*
Il tema “Città metropolitana” decisamente non sfonda sui media e sugli organi di stampa. Quando se ne parla, gli argomenti riguardano soprattutto i movimenti dei vari attori interessati per posizionarsi sulla scacchiera politica dei poteri locali, ma raramente si affrontano le questioni che riguardano il futuro di questi nuovi Enti, pensati come motore della ripresa economica del nostro Paese attraverso la programmazione e la gestione del territorio.
Il tema “Città metropolitana” decisamente non sfonda sui media e sugli organi di stampa. Quando se ne parla, gli argomenti riguardano soprattutto i movimenti dei vari attori interessati per posizionarsi sulla scacchiera politica dei poteri locali, ma raramente si affrontano le questioni che riguardano il futuro di questi nuovi Enti, pensati come motore della ripresa economica del nostro Paese attraverso la programmazione e la gestione del territorio.
Ma i cittadini
metropolitani, le categorie professionali, gli operatori economici e culturali
che cosa ne pensano? Che informazioni hanno? Percepiscono la nuova Città
metropolitana come un’opportunità o come una minaccia?
In attesa di
un’inchiesta più sistematica, alcune interessanti indicazioni provengono dai
partecipanti ad un Corso di formazione professionale organizzato dalla Sezione
ligure dell’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica – in collaborazione con
l’Ordine degli Architetti di Genova, che si è svolto tra il 19 settembre e il
17 ottobre, sul tema della pianificazione territoriale e strategica della Città
metropolitana.
Gli 80 iscritti
al Corso (la disponibilità di posti si è rapidamente esaurita, a testimoniare
che il tema interessa o almeno incuriosisce) sono stati architetti e urbanisti
che operano nell’ambito genovese: il campione quindi, ancorché limitato, è
abbastanza significativo di un settore professionale che si trova a fare i
conti con una profonda crisi “di sistema”, che interessa da anni le strutture e
le prospettive di governo del territorio.
Al di là dei contenuti specifici affrontati
dal Corso e dalla tavola rotonda finale alla quale hanno partecipato anche
esponenti di altre Città metropolitane italiane (per chi fosse interessato una
documentazione è disponibile sul sito http://www.inu.it/liguria/attivita-liguria/), per rispondere alle domande che prima ci
siamo posti può essere utile esaminare alcuni degli esiti di due questionari
distribuiti ai partecipanti, il primo all’inizio del Corso e il secondo alla
sua conclusione, compilati in forma anonima.
Nel questionario
iniziale, alla domanda: “quali sono le mie aspettative relative al corso?” il
63,22% delle risposte ha indicato, forse ovviamente, “informarmi sul nuovo Ente
metropolitano”: in effetti il questionario proponeva una serie di domande esplorative
sul livello di conoscenza dei partecipanti sui temi fondamentali della Città
metropolitana e quasi il 60% delle risposte risultavano errate o assenti.
Meno scontati
sono risultati gli esiti delle risposte alla domanda: “in base alle mie
conoscenze, la Città metropolitana come potrà influenzare la mia attività
professionale?”.
Il 19,02% ha
risposto “nessuna influenza”, il 38,10% ha risposto “diventerà tutto ancora più
complicato”, ma la maggioranza, il 42,86% ha dichiarato che “la mia attività
potrà avere dei benefici”.
Analizzando gli
esiti del questionario compilato alla conclusione del Corso si rileva in
generale che l’88,19% delle risposte esprime valutazioni positive o molto
positive sui contenuti del Corso e che, riguardo alla comprensione del processo
di formazione della Città metropolitana, il 67,31% dichiara di aver capito
qualcosa di più, mentre a conferma delle attese concrete riguardo al processo
di formazione della Città metropolitana il 23,08 afferma che, oltre ad aver
capito gli elementi fondamentali del processo in corso, ha acquisito
informazioni utili per la sua attività professionale.
Il questionario
finale proponeva anche una valutazione sugli argomenti trattati e sulle
attività formative svolte. E’ emersa la seguente graduatoria di gradimento e di
interesse, da cui risulta un sostanziale equilibrio tra i vari temi affrontati.
Il passaggio
dalla Provincia alla Città metropolitana ha riscosso il 9,68% delle preferenze,
contro l’11,29% per la proposta del Piano metropolitano; a pari merito (il
16,13%) i dati ANCI di Cittalia di confronto tra le diverse realtà
metropolitane nazionali e la rappresentazione delle esperienze di altre Città
metropolitane europee.
Un buon
gradimento, il 19,35% delle risposte hanno riscosso le esperienze di altre
Città metropolitane italiane, grazie anche alle testimonianze dirette di alcuni
rappresentanti di tali Città (Firenze, Milano) nella tavola rotonda finale ed
agli approfondimenti del Corso su Torino e Bologna.
Risulta
particolarmente significativo che l’attività che ha riscosso il maggiore
successo (il 27,42% delle preferenze) sia stato il coinvolgimento diretto dei
partecipanti in laboratori progettuali su alcune ipotesi di sviluppo estese a
sistemi territoriali strategici proposti dalla Provincia di Genova: la finalità
dei laboratori era di esplorare alcune opzioni da inserire nel prossimo Piano
Strategico della Città metropolitana di Genova.
Ritengo che
questa proposta di coinvolgimento espressa oggi da una categoria di operatori
professionali particolarmente qualificati, ma che può essere ribadita da altre
analoghe categorie e soggetti interessati alla formazione della Città
metropolitana e dei suoi strumenti di pianificazione e programmazione, non
debba andare delusa. Come già capita in altre Città metropolitane italiane
anche l’area metropolitana genovese può ritrovare forti motivazioni e idee
vincenti per il proprio futuro attraverso la mobilitazione delle sue energie
migliori.
*Arch. Andrea PASETTI
Direttore Pianificazione
Generale e di Bacino
Provincia di Genova
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