Il tema della governance del trasporto pubblico locale è oggi più che mai stringente vista la costante diminuzione delle risorse pubbliche per questo comparto. Riproponiamo qui un articolo che risale al 2011 dove l'allora presidente della Provincia di Roma e attuale presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ribadisce l'importanza di una Agenzia Unica della Mobilità perchè, ha detto, “non si
può rimanere con una realtà con quattro milioni di abitanti e dove ci
sono dodici soggetti coinvolti”. Per l'ad di FS, Mauro Moretti, la vera competizione attualmente in atto non si giocherebbe sulle
grandi direttrici europee ma attorno alle aree metropolitane. “Chi ha
maggiori agevolazioni e servizi vince” è il suo messaggio. Ci sembra che tali considerazioni siano valide anche oggi ed è per questo che le riproponiamo su questo blog.
di Marco Rollero - 2 febbraio 2011 da Abitarearoma.net
Lo sviluppo di nuove politiche per il trasporto pubblico
locale nell’area della Provincia di Roma non è più rinviabile. Questo è
il punto comune su cui si sono trovati d’accordo il presidente della
Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio,
Renata Polverini, il neo assessore alla Mobilità capitolino, Antonello
Aurigemma che insieme all’amministratore delegato di Ferrovie dello
Stato, Mauro Moretti si sono misurati sulle prospettive del nodo
ferroviario della Provincia di Roma durante l’incontro “Trasporti
Comuni”, che si è svolto all’interno della facoltà di Ingegneria della
Sapienza.
Un nodo, quello romano, che registra secondo le stime di Fs circa 350
mila passaggi ogni giorno, di cui 270 mila proveniente dal territorio
provinciale. Parliamo solo di chi sfrutta il “ferro” per venire a Roma o
per raggiungere le aree commerciali e industriali dell’hinterland
romano che si vanno sommare a chi si muove su “gomma”, che porta a 700
mila la quota di pendolari che ogni giorno raggiungono il territorio
capitolino.
Diventa necessario quindi una maggiore programmazione tra gli Enti
locali e la Regione: per questo, ha detto la Polverini, “bisogna
ragionare insieme per mettere in campo una compagnia unica regionale.
Abbiamo guardato con grande attenzione all’esperienza della Lombardia,
siamo in condizione di fare dei passi in avanti”. La governatrice
laziale ha risposto così alla proposta della provincia dell’istituzione
di un’agenzia regionale, che però, secondo Polverini, “rischierebbe di
aggiungere costi a costi”.
La Regione guarda verso una compagnia unica, che abbia il compito di
pianificare, oltre a gestire e ridurre i costi di gestione. “Troveremo
insieme la soluzione che sia più soddisfacente per ciascuno di noi”, ha
detto la governatrice laziale senza dimenticare di rinnovare quello che
è, per lei, un punto fondamentale: “la Regione deve tornare a
pianificare”. Parole ripetute a meno di 24 ore dalla presentazione del
nuovo contratto di servizio con Trenitalia sottoscritto ieri nella sede
della giunta di via Cristoforo Colombo ha iniziato a dare delle risposte
ai cittadini della Regione. “I tempi per la realizzazione dell’agenzia
non saranno brevissimi – ha poi spiegato la Polverini -. Si tratta di
parlare non soltanto a livello istituzionale ma anche con tutte le
società del settore Tpl. Però io credo se c’è la condizione politica il
percorso ci porterà sicuramente al risultato”.
L’incontro di oggi rientra nel progetto strategico “Capitale
Metropolitana” della Provincia di Roma, uno studio che, come ha spiegato
Zingaretti, vuole riconfermare la volontà dell’Ente ad essere soggetto
attivo e responsabile dell’intero sistema della mobilità del nostro
territorio. Lo stesso presidente della Provincia ha confermato il suo
interesse verso la nascita dell’Agenzia unica per la mobilità: “non si
può rimanere con una realtà con quattro milioni di abitanti e dove ci
sono dodici soggetti coinvolti”.
Il territorio ha visto nascere una serie di città satelliti attorno
alla Capitale a cui non ha corrisposto uno sviluppo infrastrutturale,
per questo Zingaretti ha proposto una sorta di pax istituzionale che
guardi alla soluzione di un tema importante come quello del trasporto
pubblico locale. Un accordo che nasca al di fuori delle questioni di
politica nazionale e che vada incontro a quelle che sono le reali
esigenze dei cittadini, senza guardare alle bandiere di schieramento.
Zingaretti teme che quello della mobilità diventi “il primo problema
dell’area metropolitana in termini di qualità della vita e di
competitività”, per questo bisogna puntare alla collaborazione tra i
livelli istituzionali e propone a Regione, Comune e Ferrovie dello
Stato, di avviare un progetto pilota per testare la collaborazione
sperata.
Oggetto per testare questa cooperazione per la Provincia potrebbe
essere la FR4, la linea ferroviaria che collega Roma con
Ciampino-Cassino-Frascati-Albano-Frascati. Una linea che accoglie,
insieme alla FR6, cinquemila passeggeri l’ora e che risulta essere una
delle più congestionate della rete ferroviaria laziale. La Provincxia
poi chiede sul fronte dei progetti la conferma dell’accordo sul nodo
Roma ricordando di aver approvato il Piano Territoriale Provinciale
Generale e il Piano di bacino. Un invito quello di Zingaretti sulla FR4
su cui la Polverini ha garantito il proprio contributo.
La Polverini ha parlato anche della metropolitana di Roma: “La
Regione – ha detto la governatrice – deve riprendersi il ruolo che gli
spetta”. Per questo chiede che sia affrontato il proprio ruolo
all’interno della governance delle metropolitane di Roma, dove ora è
assente.“Abbiamo incrementato i finanziamenti per la linea C della
metropolitana di Roma a con 95 milioni di euro – ha ricordato la
Polverini -intanto, abbiamo già richiesto che sulle carrozze finanziate
da noi sia presente il Logo della Regione”.
Il Comune, rappresentato dal neo assessore alla Mobilità, Aurigemma,
concorda sulla necessità di un gestore unico: “Ben venga l’Agenzia.
Tutti gli interventi da parete degli altri enti coinvolti ben vengano
soprattutto se sono interventi di tipo economico visto che gran parte
delle infrastrutture che l’amministrazione sta realizzando avvengono a
carico del Comune”, ha concluso.
Moretti ha riconosciuto la necessità che si affronti in modo organico
e coordinato il problema della mobilità attorno alla Capitale. Sul tema
dell’Agenzia l’ad di FS Moretti ha detto che potrebbe essere uno
strumento per fa sì che “l’esperienza di maggiore imprenditorialità e di
maggiore capacità di usare tutte le risorse dia effetti di efficienza
di scala”. Moretti durante il suo intervento ha ricordato che si parla
poco della vera competizione attualmente in atto che non sarebbe sulle
grandi direttrici europee ma attorno alle aree metropolitane. “Chi ha
maggiori agevolazioni e servizi vince” – ha concluso il manager pubblico
– ribadendo la necessita “di una politica forte per le grandi città”
perché la sconfitta nelle competizioni fra aree metropolitane
rappresenterebbe una sconfitta per tutta l’Italia.
Proposta interessante, penso che anche in Liguria si dovrebbe seguire un percorso analogo.
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