a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

martedì 14 maggio 2013

Città metropolitana, questa sconosciuta

Un punto di vista politico sul significato della costituzione della Città Metropolitana milanese, a partire dalla necessità di informare l'opinione pubblica sui cambiamenti che il nuovo ente porterà nella vita di tutti i giorni e soprattutto sulle possibilità di sviluppo,anche economico e sociale, che il territorio dovrebbe saper cogliere.   

di Rosaria Iardino, Responsabile Provinciale forum per i diritti Partito Democratico

Quando ero bambina ero sempre curiosa delle novità e cercavo in tutti i modi di sapere cosa mi riservasse il futuro.
La conoscenza è utile per comprendere i cambiamenti e le istituzioni dovrebbero essere le prime ad informare i cittadini dei cambiamenti a cui si va incontro. Nulla o quasi viene fatto ad oggi per informare gli abitanti della città di Milano e dei 137 comuni che il primo gennaio del 2014 si troveranno “catapultati” nella città metropolitana. Il dibattito sulla costituzione della città metropolitana ha inizio negli anni ’60 e oggi si sta per realizzare, questo progetto ha molte prospettive per il futuro e, credo, che informare i cittadini sia un aspetto fondamentale per fare in modo che tutti siano pronti ai cambiamenti. Infatti, il territorio su cui si svilupperà questo importante progetto rappresenta la parte più ricca dell’Italia.


E' stato il decreto 95 del Governo Monti a dare un riassetto generale all’ordinamento degli Enti Locali disponendo così il percorso costitutivo per la città metropolitana, che avrà termine il 1 gennaio del 2014 momento in cui il nuovo Ente sarà ufficialmente costituito a Milano. I giorni passano e la fatidica data è in arrivo, ma nulla viene fatto per informare dei futuri cambiamenti. Le istituzioni tacciono tanto, troppo. Quante persone sanno cosa è la città metropolitana? Poche o nessuna e la maggior parte di loro la confonde con Expo 2015; questa è una grossa mancanza che non è accettabile da una persona come me, attiva in difesa dei diritti, di tutti i diritti, anche di quelli di essere informati. Ma le informazioni non ci sono e questa è una mancanza che cercherò di colmare spiegando, in modo sintetico, i principali cambiamenti.

A cosa serve la città Metropolitana?
Molti servizi dal primo gennaio del 2014 saranno delegati al nuovo Ente, per prima cosa va spiegata una cosa semplice, il nuovo Ente non è un semplice mutamento del nome dell’attuale Ente Provincia ma è un cambiamento sostanziale di deleghe e poteri a cui vengono delegati funzioni specifiche come: pianificazione territoriale di coordinamento, la tutela e valorizzazione dell’ambiente, la pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, e la programmazione provinciale della rete scolastica e gestione dell’edilizia scolastica relativa alle scuole secondarie di secondo grado…

Milano è la città più moderna del nostro Paese e presto potrà essere una città europea come Parigi, Barcellona, Stoccarda e Londra. L’importanza di questo passaggio è importante e non vorrei venisse preso sottogamba come spesso avviene nel nostro territorio nazionale, è anche per questo che invito il nostro sindaco Giuliano Pisapia ad attivarsi per informare dei cambiamenti tutti i cittadini. Il territorio che comprende la città metropolitana è l’agglomerato urbano più ricco e produttivo della nazione, è storicamente il centro economico dell’Italia e da solo produce il 10% del PIL nazionale. Anche in Europa vi sono poche realtà come quella milanese che ha un sistema solido  e ben bilanciato, a causa dei mutamenti economici è importante adeguare velocemente il sistema dei servizi per essere adeguati alla competizione globale, anche per questo non possiamo permetterci di non avere un adeguata struttura amministrativa che integri funzioni fondamentali per la vita dei cittadini.

Come quando ero bambina tutte le novità erano una emozione, oggi, anche se un po’ più grandicella sono emozionata e speranzosa, la città metropolitana può e deve essere una grande opportunità per tutto il territorio, purtroppo le istituzioni sono in ritardo nella gestione di questo importante passaggio, ma sono certa del fatto che il nostro sindaco sarà in grado di non farci perdere questa nuova opportunità per tutti noi.

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