A seguito dell'esame della bozza di Legge Regionale sul trasporto pubblico locale, abbiamo avuto conferma di quanto anticipato in un precedente articolo, ossia l’introduzione dell’Agenzia
regionale per il trasporto pubblico locale, che presuppone una tipologia di
governance finalmente unitaria e integrata della mobilità ligure.
Lasciando alla lettura di dettaglio l'analisi dei diversi articoli della legge e il raffronto con le sue precedenti versioni, possiamo dire, in sintesi, che ci sembra positivo l'aver imboccato una strada, quella dell'Agenzia appunto, che da tempo avevamo
individuato e proposto quale strumento efficace per pianificare le scelte e
ottimizzare le risorse, migliorando i servizi.
Attendiamo di conoscere i
successivi passaggi per verificarne la concreta realizzazione ben consapevoli
che tale orientamento, da solo, non basta a garantire il successo
dell’operazione. Saranno cruciali i passi successivi che serviranno a definire
struttura e risorse dell’Agenzia per metterla in grado di pianificare il
servizio, di gestire i finanziamenti e di monitorare con attenzione i
risultati.
L'adozione di questa nuova struttura gestionale dovrebbe servire a semplificare e chiarire le rispettive competenze: se Giunta, Consiglio ed Enti
locali sono chiamati, come è giusto, a dare gli indirizzi politici di fondo,
tali indirizzi devono trovare poi la loro realizzazione attraverso le
competenze presenti negli organismi tecnici e gestionali (ORT, Segreteria tecnica del
Comitato, Agenzia) sulla base di analisi rigorose e di valutazioni che
permettano di scegliere il miglior servizio al miglior prezzo e con la migliore
qualità possibile.
Elemento cruciale dell’adozione di un modello di governance del trasporto pubblico come quello appena descritto è quello della separazione dei diversi livelli di responsabilità (politica, tecnica, organizzativa). Solo se questa separazione verrà perseguita e realizzata concretamente sarà possibile rimediare alle molte distorsioni e inefficienze che hanno reso insostenibili i costi del servizio per gli enti locali e poco soddisfacente il livello qualitativo per gli utenti. (Cfr. "Un modello di governance del Trasporto Pubblico dell’Area Metropolitana Genovese").
A dire il vero, ci sembra che il sistema che la legge prefigura soffra ancora
di una certa “slegatura” tra le diverse componenti, che per sortire effetti
davvero positivi devono lavorare assieme creando una grande sinergia. Non
si tratta qui di salvaguardare orti ed orticelli, ma di saper remare tutti nella
giusta direzione, la sola che possa scongiurare il naufragio sugli scogli della
mancanza di risorse.
Risorse che, lo ribadiamo, devono essere gestite in modo unitario per non
disperdersi in mille rivoli, ma essere spese con l’intento di creare sempre
nuove sinergie.
Restano diversi punti che abbiamo evidenziato nel documento di dettaglio,
ma riteniamo che il cammino abbia finalmente intrapreso la strada giusta.
Complessivamente possiamo dire che, dopo due revisioni insoddisfacenti,
questa terza versione ci lascia ben sperare, e ci piace pensare che anche il
nostro piccolo, modesto contributo abbia potuto concorrere a migliorare il
risultato.
Leggi e scarica le versioni precedenti della Legge e delle Osservazioni
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