Conferenza internazionale «Metropoli e regioni, tra competizione e complementarità. Punti di vista incrociati tra Francia e Italia » 9, 10, 11 aprile 2014, Parigi.
In un contesto caratterizzato da una proliferazione di dibattiti e riforme riguardo alle reti di livello metropolitano in Europa, questa conferenza internazionale intende contribuire all’attuale discussione sui rapporti tra scala regionale e metropolitana, mettendo a confronto il punto di vista territoriale e quello delle politiche pubbliche, e privilegiando in particolare la comparazione tra Francia e Italia. Organizzato dalla Scuola francese di Roma, con l'UMR Géographie-cités (Universités Paris-Diderot et Paris 1, CNRS) e il Lab’urba (Université Paris-Est), con la collaborazione delle Università di Roma e Torino, la conferenza riunirà docenti e ricercatori di geografia, pianificazione, storia, scienze politiche e sociali, e responsabili politici e tecnici della pianificazione metropolitana e regionale.
LE MOTIVAZIONI: UN PROBLEMA STRUTTURALE ALLA LUCE DELLA CRISI
La questione della competizione e della complementarità tra le regioni e le aree metropolitane si pone con rinnovata urgenza dopo vent’anni di globalizzazione, a un doppio livello: quello di un’accresciuta competizione, in Europa come altrove, tra territori "vincitori" e "vinti"; e quello della decentralizzazione, che contribuisce a ridefinire le forme della governance in un processo in continua evoluzione. Come sappiamo, dal 2008 si sono manifestate oscillazioni improvvise a seguito della crisi finanziaria globale: in tutta Europa, la crisi ha portato a riconsiderare i termini e le maglie del governo territoriale alla luce “spietata” dei deficit pubblici e della ricerca di economie di scala.
La questione dei rapporti tra metropoli e regioni, indagata dalle scienze sociali (convegno di Lussemburgo, giugno 2011) e dalle scienze politiche e della pianificazione (simposio organizzato dalla CRAPE e da Sciences Po Rennes, ottobre 2011; conferenza di Parigi, novembre 2012), è anche al cuore dell’azione pubblica: comuni e regioni, attori dell’ intercomunalità, province e dipartimenti, reti di gestione e reti di progetto, tutti sollecitano e creano nuove forme di organizzazione e di regolamentazione dei rapporti tra questi due livelli. L’evoluzione legislativa, in corso contemporaneamente in Italia e in Francia (progetti di legge del 26 e del 23 luglio 2013), ha aperto con nuova urgenza il dibattito sui rapporti tra comuni, forme dell’intercomunalità, assetti metropolitane in costruzione e regioni.
L'obiettivo della conferenza è di contribuire al dibattito in corso, incrociando, da una parte, il punto di vista territoriale e quello delle politiche pubbliche, dall’altra privilegiando uno sguardo comparativo tra la Francia e l'Italia.
Sebbene sia stata a lungo considerata come una via di mezzo tra i modelli politico-istituzionali di matrice centralizzata “alla francese” e quelli federali tedeschi, l'Italia è diventata nel corso degli ultimi due decenni un laboratorio di decentramento avanzato ma conflittuale, sia a livello regionale che locale. In questo "paese dalle cento città", la decentralizzazione induce a interrogarsi sulle origini della regionalizzazione e del suo rapporto con la realtà metropolitana. L'esperienza italiana produce anche effetti di anticipazione ed eco in Francia, poiché le riflessioni sul tema sono radicate in due decenni di riforme. Alcune di esse sono state profonde, comportando il cambiamento della natura stessa del Paese – per esempio, le riforme costituzionali del 2001 e del 2009 –; altre sono state più “leggere, soft”, ma hanno rinnovato il potere territoriale dei comuni e delle regioni; infine alcune sono restate costantemente al centro dei programmi politici, ma non si sono mai materializzate fino ad oggi, come la legge sulle "aree metropolitane" del 1990, ritornata in agenda con l’ultimo ddl costituzionale dell’agosto 2013.
In Francia, il dibattito sulle metropoli è emerso soprattutto verso la fine degli anni 2000, secondo una "riforma territoriale" oggi riavviata rimessa in moto. Tuttavia i problemi della costruzione di maglie metropolitane e le loro relazioni con il livello regionale sono stati sollevati negli anni ‘90, e talora hanno preso una svolta conflittuale, come dimostra il dibattito ricorrente sul Grand Paris.
L'adozione di una prospettiva comparata risponde anche all'ambizione d’inscrivere questi scambi, se non in una dimensione operativa, almeno in un’interazione con la domanda sociale e politica espressa nei due Paesi.
ASSI TEMATICI
I dibattiti potranno inserirsi in tre principali assi tematici.
1) Territori vissuti, perimetri istituzionali e sentimenti identitari: una geo-storia delle maglie regionali e metropolitane
Il binomio identità regionali / identità locali – più che metropolitane - è spesso presentato come coppia di elementi strutturante tanto per gli abitanti quanto per l’azione pubblica; ma che ruolo gioca la metropolizzazione, che rimescola le carte territoriali? Che apporto può dare uno sguardo retrospettivo sulla costruzione e sulla rappresentazione di territori istituzionali, regionali e metropolitani nei due Paesi?
2) Governance, pianificazione e programmazione a livello metropolitano
La questione ricorrente e inevitabile sulle scale pertinenti di governance e di sviluppo metropolitano sarà affrontata prestando attenzione a tre aspetti: i grandi progetti e i "grandi cantieri", come marcatori di metropolizzazione e oggetto di concorrenza e cooperazione interterritoriale; i trasporti urbani e regionali, quali esempi di sfide complesse nella gestione di grandi servizi metropolitani; la solidarietà tra aree metropolitane e la presa in conto da parte degli attori pubblici dei soggetti emarginati dal processo di metropolizzazione, alla luce dell’acuirsi delle disuguaglianze socio-territoriali a tutti i livelli.
3) Qual è il ruolo delle regioni capitali?
Sebbene le realtà metropolitane di Roma e Parigi siano diverse – la prima rappresentativa dell‘idealtipo di "metropoli media europea" (3-4 milioni di abitanti secondo le statistiche utilizzate), in competizione con Milano; macrocefala la seconda, con i suoi 11 milioni di abitanti, in una situazione paragonabile in Europa solo a Londra - alcune questioni emergono tuttavia in modo molto simile in entrambe le città, su temi quali il processo di decentramento o di ri-centralizzazione di regioni e città capitali, dal Grand Paris a Roma Capitale.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
La conferenza aspira a mettere a confronto dottorandi, insegnanti-ricercatori e ricercatori in geografia, pianificazione, storia, scienze politiche e sociali, e responsabili politici e tecnici della pianificazione metropolitana e regionale.
Gli autori sono invitati a presentare un abstract da 2.500 a 3.000 caratteri in formato Word, font Times New Roman, dimensione 12. Le proposte possono essere redatte in italiano, francese o inglese. Le comunicazioni accettate dovranno essere accompagnate da un power point in inglese o francese; gli eventuali contributi alla pubblicazione andranno redatti in inglese.
Le proposte dovranno includere i seguenti elementi:
- informazioni dettagliate del/degli autore/i;
- il titolo del lavoro (in maiuscolo, grassetto, dimensione 14), specificando l'asse tematico scelto;
- da 3 a 5 parole-chiave;
- una bibliografia (10 riferimenti principali al massimo).
Le proposte dovranno essere inviate via e-mail come allegato al seguente indirizzo: metropregio.efr@parisgeo.cnrs.fr.
I contributi ritenuti più interessanti saranno oggetto di una pubblicazione dopo la conferenza,Scadenze:
- invio dell’abstract: 15 dicembre 2013;
- risposta del comitato scientifico: 31 gennaio 2014;
- conferenza: 9-10-11 aprile 2014.
Luoghi: Université Paris-Diderot e Ecole d’urbanisme de Paris (Université Paris-Est Créteil)
COMITATI
Comitato d’organizzazione: la conferenza è organizzata dal gruppo Italie : recompositions territoriales du local à l’Europe della Scuola francese di Roma. Sarà condotto da Marco Cremaschi (Università degli studi di Roma Tre), Aurélien Delpirou (Université Paris-Est Créteil), Dominique Rivière (Université Paris-Diderot) e Carlo Salone (Università degli studi e Politecnico di Torino).
Comitato scientifico: Daniel Béhar (Université Paris-Est Créteil), Marco Cremaschi (Università degli studi di Roma Tre), Aurélien Delpirou (Université Paris-Est Créteil), Ernesto D'Albergo (Università degli studi della Sapienza di Roma), Philippe Estèbe (IHEDATE), Floriana Galluccio (Università degli studi di Napoli – L’Orientale), Francesca Governa (Università degli studi di Torino), Christian Lefèvre (Université Paris-Est Marne-la-Vallée), Paolo Molinari (Università Cattolica di Milano), Petros Petsiméris (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Gilles Pinson (Sciences Po Bordeaux), Maria Prezioso (Università degli studi di Roma II - Tor Vergata), Dominique Rivière, (Université Paris-Diderot), Carlo Salone (Università degli studi e Politecnico di Torino).
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