Il 23 dicembre scorso il Senato
ha approvato la legge di stabilità, con la quale è stato prorogato il
contestato regime di commissariamento delle Province sino al 30 giugno 2014
(art. 1, comma 441).
Questo passaggio si è reso
necessario per permettere, nel frattempo, la realizzazione della riforma
costituzionale degli enti locali e quindi l’entrata in vigore del DDL Delrio
(1542/2013), approvato con modifiche dalla Camera il 21 dicembre (vedi il testo approvato e in attesa dell’esame da parte del Senato).
In base a tale DDL le Città
metropolitane troverebbero attuazione come enti di secondo livello (al pari
delle “nuove” province) con la funzione di coordinare e supportare l’azione dei
Comuni ricadenti al loro interno.
Le Città metropolitane, al di là
della novità amministrativa, hanno tuttavia anche un ruolo potenzialmente molto
importante nel rilancio economico dei territori di riferimento. In esse si
trova, già adesso, concentrata oltre la metà della popolazione italiana e del
PIL nazionale.
In esse sono inoltre presenti le
più importanti sedi dei centri di ricerca, le università e le istituzioni
finanziarie e amministrative più rilevanti.
Dunque tutto rimandato al 1° luglio 2014, data in cui avrà termine la proroga del commissariamento delle province stabilita dall’ultima legge di stabilità.
Dunque tutto rimandato al 1° luglio 2014, data in cui avrà termine la proroga del commissariamento delle province stabilita dall’ultima legge di stabilità.
Tutto questo avverrà, bene inteso, se andrà a buon fine la riforma costituzionale che ad oggi non appare esattamente scontata, dati i numeri della maggioranza in Senato (occorrono i 2/3) e l’eventuale referendum confermativo.
La palla è nelle mani del Parlamento, basteranno i sei mesi che ci separano dal termine stabilito per l’entrata in vigore delle Città metropolitane?
Nessun commento :
Posta un commento
Grazie per il tuo commento, iscriviti al blog per ricevere gli aggiornamenti