a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

lunedì 6 gennaio 2014

Le città metropolitane rimandate a luglio 2014

Il 23 dicembre scorso il Senato ha approvato la legge di stabilità, con la quale è stato prorogato il contestato regime di commissariamento delle Province sino al 30 giugno 2014 (art. 1, comma 441).

Questo passaggio si è reso necessario per permettere, nel frattempo, la realizzazione della riforma costituzionale degli enti locali e quindi l’entrata in vigore del DDL Delrio (1542/2013), approvato con modifiche dalla Camera il 21 dicembre (vedi il testo approvato e in attesa dell’esame da parte del Senato).

In base a tale DDL le Città metropolitane troverebbero attuazione come enti di secondo livello (al pari delle “nuove” province) con la funzione di coordinare e supportare l’azione dei Comuni ricadenti al loro interno.

Le Città metropolitane, al di là della novità amministrativa, hanno tuttavia anche un ruolo potenzialmente molto importante nel rilancio economico dei territori di riferimento. In esse si trova, già adesso, concentrata oltre la metà della popolazione italiana e del PIL nazionale.
In esse sono inoltre presenti le più importanti sedi dei centri di ricerca, le università e le istituzioni finanziarie e amministrative più rilevanti.

Dunque tutto rimandato al 1° luglio 2014, data in cui avrà termine la proroga del commissariamento delle province stabilita dall’ultima legge di stabilità.

Tutto questo avverrà, bene inteso, se andrà a buon fine la riforma costituzionale che ad oggi non appare esattamente scontata, dati i numeri della maggioranza in Senato (occorrono i 2/3) e l’eventuale referendum confermativo.

La palla è nelle mani del Parlamento, basteranno i sei mesi che ci separano dal termine stabilito per l’entrata in vigore delle Città metropolitane?

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