a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

domenica 5 gennaio 2014

Milano città metropolitana: una serie di dossier aiutano ad orientarne l'organizzazione

Milano si sta da tempo preparando a diventare città metropolitana e sta producendo studi e analisi per delineare e mettere a fuoco le tematiche che ne caratterizzeranno l'operatività non appena la legislazione darà il via al nuovo ente territoriale.

Il Centro Studi PIM ha a tal scopo preparato una serie di dossier che hanno lo scopo "di supportare il processo costitutivo della Città metropolitana, fornendo elementi utili all’elaborazione dello Statuto, attraverso un lavoro finalizzato alla preparazione di dossier tematico/territoriali, che siano in grado di mettere a fuoco e declinare le questioni che si porranno in merito al conferimento e alla gestione delle nuove funzioni che saranno attribuite alla Città metropolitana di Milano" come recita la descrizione che, sul sito http://www.milanocittametropolitana.org illustra tale iniziativa.

Dallo stesso sito apprendiamo che:
"I dossier tematici sono organizzati in tre sezioni fondamentali.
La prima parte definisce il quadro delle attuali competenze, con l’individuazione del livello di governo a cui vengono esercitate le funzioni oggi. Viene effettuato un inquadramento tematico e normativo del tema in oggetto, declinando le competenze specifiche attribuite e/o concretamente esercitate dalla attuale Provincia e dai Comuni, nel quadro delle funzioni di indirizzo, programmazione e coordinamento svolte dalla Regione ed eventualmente dallo Stato o da altre istituzioni/attori.

La seconda parte si propone di definire una possibile agenda per l’esercizio delle funzioni della Città metropolitana di Milano: come e da chi vengono concretamente esercitate le funzioni; qual è lo stato dell’arte (piani, politiche e progetti esistenti); quali sono i temi e problemi in agenda, il cui efficace trattamento risulta cruciale ai fini di un adeguato governo metropolitano.

La terza parte ha carattere propositivo, incaricandosi di fornire tracce per la discussione che dovrà svilupparsi tra i molteplici soggetti interessati. Essa prova a definire il quadro di potenziale redistribuzione delle funzioni tra i differenti livelli di governo, cercando di individuare eventuali elementi di criticità emergenti sia dal quadro della distribuzione di competenze tra i vari livelli di governo sia tra gli “snodi” dei medesimi livelli, con particolare riferimento al riassetto delle relazioni tra Regione, Città metropolitana, Province e Comuni. Attenzione viene infine posta alle potenziali incompatibilità con le normative vigenti, in particolare quelle regionali, che potrebbero richiedere correzioni e modifiche.

A conclusione di ciascuna parte viene fornita una tabella riepilogativa, in grado di restituire in forma immediata il quadro emerso."
E' possibile saperne di più visitando il sito  http://www.milanocittametropolitana.org
Il presente documento “Dossier 02 – è stato realizzato dal Centro Studi PIM nell’ambito dell’Attività istituzionale a favore del Comune di Milano. Obiettivo del presente lavoro è quello di supportare il processo costitutivo della Città metropolitana, fornendo elementi utili all’elaborazione dello Statuto, attraverso un lavoro finalizzato alla preparazione di dossier tematico/territoriali, che siano in grado di mettere a fuoco e declinare le questioni che si porranno in merito al conferimento e alla gestione delle nuove funzioni che saranno attribuite alla Città metropolitana di Milano.” - See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/pianificazione-territoriale-2/#sthash.eRl1vvVZ.dpuf

4 commenti :

  1. alla fine sarà costituito un ulteriore ed inefficente carrozzone date le premesse e la ricerca di burocrazi ingesante e demenziale,

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    1. Beh certo, di carrozzoni ne abbiamo già visti tanti, però penso che le città metropolitane, opportunamente congegnate e rese funzionanti per meglio governare territori caratterizzati da una sempre maggiore complessità e connessione con il mondo, potrebbero essere la chiave del rilancio economico del Paese. Questo blog nel suo piccolo si propone di evitare proprio quel pericolo che, è vero, non va dimenticato ma combattuto.

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  2. Siamo appena tornati da Berlino ,dove abbiamo vissuto per qualche settimana .
    Uscire da questo paese serve per capire come gli altri facciano le cose bene e molto semplicemente…se i tedeschi avessero il nostro clima e le nostre ricchezze ,non so cosa farebbero….
    Se noi avessimo avuto le loro sventure saremmo sottoterra….
    Berlino: 1933 nazismo..1939..guerra…deportazioni…Ghestao /SS, campi di sterminio in tutti i paesi occupati e sempre Berlino … 1945 rasa letteralmente al suolo…da forza aerea inglese ed americana..nonchè dalla armata russa… 1945/46 divisione in 4 protettorati militari …1959..costruzione del muro ed isolamento totale di berlino ovest dal resto del mondo …1961 seconda… terza …quarta generazione di muro …isolamento totale tra est ed ovest….Stasi - campi di concentramento russi a Berlino est e nella DDR….1992 caduta del muro ..riunificazione e ricostruzione ..Oggi quasi tutto normale !!! Una bellissima e moderna città metropolitana…anche se ci sono ancora grandi cantieri … Pensate a chi è nato a Berlino nel 1940….quante ne ha passate..in 64 anni….cioè una vita… oggi i giovani di tutto il mondo vanno a Berlino e si costruiscono una vita e costruiscono una nuova città.
    L’Italia è sempre meno un paese normale…noi paghiamo e ”la mafia “ ..incassa…sempre piu’ ricchi, sempre piu' poveri e sempre meno servizi per la gente…
    Berlino è quindi una città da approfondire in un contesto di riforme nazionali.
    Piero Frattari

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    1. Si, anch'io visitando Berlino da turista ho avuto l'impressione di una città molto viva e attiva, con tanti giovani e servizi efficienti...non parliamo delle nuove architetture, che caratterizzano del resto tutte le metropoli europee ma molto meno l'italia...osservo però che la Germania ha avuto anche una grande opportunità, dopo la guerra, di vedere azzerato il proprio enorme debito pubblico. Anche l'avvento dell'euro è stato per lei una grande opportunità che ha saputo cogliere, certo molto meglio di noi Italiani...

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